Covid 19, coprifuoco anche in Piemonte. In Calabria scuole chiuse da lunedi
Dopo il coprifuoco deciso da Campania, Lombardia e Lazio potrebbe arrivare il primo lockdown regionale Covid, quello della Sardegna. Da nord a sud si moltiplicano le ordinanze per arginare il contagio, non solo da parte dei presidenti di Regioni ma anche dai sindaci delle grandi città, ognuno con la propria ricetta. E per le tre regioni che hanno deciso di adottare il coprifuoco il Viminale ha già predisposto un’unica autocertificazione che dovranno esibire i cittadini per gli spostamenti dovuti “a necessità”.
CALABRIA- Il presidente facente funzioni della Regione Calabria Nino Spirlì ha firmato l’ordinanza che sancisce, per 15 giorni, a partire da lunedì e fino al 13 novembre, la sospensione delle attività scolastiche per le scuole medie e superiori, e il “coprifuoco” dalla mezzanotte alle 5 in tutta la regione per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento era atteso da ieri, da quando si è diffusa la notizia di norme più stringenti in materia di prevenzione della pandemia. Nel provvedimento sono contemplate anche misure che riguardano strutture sanitarie e Rsa.
PIEMONTE: Via libera al coprifuoco notturno anche in Piemonte. La decisione è stata presa nell’incontro del presidente della Regione Alberto Cirio con le istituzioni e le associazioni di categoria. Il coprifuoco, dalle 23 alle 5 del mattino, secondo quanto si apprende, verrà introdotto a partire da lunedì 26 ottobre. Nei fine settimana chiusi tutti i centri commerciali non alimentari in tutta la Regione. Rimangono aperti solo alimentari e farmacie, i generi di prima necessità. A Torino stretta sulla movida: accesso consentito, dalle 22.30 alle 5, solo a residenti e a chi si reca a far loro visita o nei locali pubblici e solo per il tempo della consumazione al tavolo e a chi fa consegne a domicilio. Chiusura anticipata alle 22.30 per le attività di vendita da asporto, diverse dagli esercizi pubblici. Coprifuoco ad Astim
LIGURIA: a Genova da ieri sera in alcune zone della città è stata disposta la “chiusura al pubblico” dalle 21 alle 6, fatta salva la possibilità di spostamenti legati alla frequentazione di esercizi commerciali legittimamente aperti e di abitazioni private.
SICILIA: A Palermo divieto di stazionamento per le persone, dalle 21 e fino alle 5 del giorno successivo esclusivamente nelle giornate di venerdì, sabato e domenica in una vasta area del centro cittadino dove si concentra in particolare la movida.
EMILIA ROMAGNA: a Rimini è in vigore fino al 13 novembre una ordinanza che vieta la vendita di alcolici dalle 21 alle 5 da parte di minimarket e distributori automatici. Il sindaco di Bologna Virginio Merola oggi ha chiesto ai suoi concittadini: “di restare in casa se non è proprio necessario uscire. Vi chiedo di evitare le feste private, di evitare le feste di laurea, qualsiasi tipo di assembramento“.
UMBRIA- A causa dell’aumento dei contagi chiude al pubblico una parte del centro storico di Perugia. Lo prevede un’ordinanza del Comune per le giornate di venerdì 23 e sabato 24 ottobre, con possibilità di reiterazione fino al 13 novembre, dalle 21 alle ore una del giorno successivo.