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Covid, 16 regioni gialle e Rt a 0,84, Campania a 0,78 Attualità Italia e Mondo Primo piano 

Covid, 16 regioni gialle e Rt a 0,84, Campania a 0,78

Non cambia questa settimana il valore dell’Rt medio italiano, che resta a 0,84 (è cioè compreso tra 0,76 e 1,02). La circolazione dell’epidemia nelle Regioni non cresce nella settimana presa in considerazione dalla Cabina di regia nel suo periodico monitoraggio e così potenzialmente tutte le Regioni questa settimana hanno dati da zona gialla. Fanno eccezione Provincia di Bolzano, Umbria (che hanno un Rt sopra 1) e Puglia (che ha il rischio alto).

L’effetto dei nuovi dati, anche in base alla regola sull’obbligo di due settimane di permanenza in un colore prima di scendere allo scenario con meno restrizioni, fa sì che questa settimana solo la Sardegna passi da arancione a gialla. Bolzano (che ha deciso ieri di mettersi in lockdown), Sicilia, Puglia e Umbria sono in arancione. Resta il dubbio se in quest’ultima regione si farà la zona rossa, almeno nella provincia di Perugia dove si teme un cluster ospedaliero di casi colpiti da una variante. E’ stata la stessa Regione a segnalare la presenza di varianti, inglese e brasiliana. La Campania inoltre ha segnalato un problema di diffusione del virus nelle scuole.

L’Rt nelle Regioni

Anche se l’Rt generale non cambia, si osserva comunque un leggero peggioramento dei dati. Per decidere quale Regione va in zona arancione (o rossa) non si usa l’Rt medio ma l’intervallo inferiore dei due sui quali si calcola quel dato. Se è superiore a 1 scatta l’arancione. Ecco la situazione nelle Regioni.

Abruzzo 0,99 (0,93-1,05), Basilicata 0,63 (0,48-0,8), Calabria 0,81 (0,74-0,89), Campania 0,78 (0,71-0,85), Emilia – Romagna 0,83 (0,81-0,85), Friuli 0,83 (1,03-0,99), Lazio 0,8 (0,77-0,82), Liguria 0,95 (0,89-1), Lombardia 0,94 (0,89-0,98), Marche 0,95 (0,86-1,05), Molise 0,9 (0,65-1,19), Piemonte 0,78 (0,74-0,81), Provincia Bolzano 1,06 (1-1,13), Provincia Trento 0,61 (0,55-0,67), Puglia 0,91 (0,88-0,93), Sardegna 0,75 (0,69-0,81), Sicilia 0,73 (0,7-0,75), Toscana 0,98 (0,93-1,03), Umbria 1,18 (1,11-1,25), Val d’Aosta 0,85 (0,67-1,03), Veneto 0,63 (0,61-0,65).

Il commento della Cabina di regia

“L’incidenza a livello nazionale si mantiene sopra il valore di 130 casi per 100.000 abitanti nei 7 giorni e, in almeno uno dei flussi del ministero e dell’Istituto superiore di sanità, 13 regioni evidenziano un trend di casi in aumento.La trasmissibilità, sebbene in media simile alla scorsa rilevazione, presenta questa settimana un range che arriva a superare 1 nel suo valore superiore”. Gli esperti osservano “un lieve generale peggioramento della epidemia con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 contro 10) in un contesto preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni italiane che possono portare ad un rapido incremento dell’incidenza”.

Secondo la Cabina di regia siamo in una fase delicata dell’epidemia. Ci sono iniziali segnali di controtendenza “che potrebbero preludere ad un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente messe in atto adeguate misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale”. Ci sono zone del Paese dove con un rapido aumento dei contagi potrebbe esserci un sovraccarico dei servizi sanitari

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