Corte dei Conti Scafati, Grimaldi e Velardo: Aliberti continua con la propaganda anziché occuparsi della realtà
Ieri si è tenuta l’udienza del Comune di Scafati dinanzi alla Corte dei Conti.
Non sappiamo quali dati abbia prodotto l’Amministrazione a sua difesa, dati che seppure chiesti, come al solito, ci sono stati negati e chissà perché.
Invece dei dati, sempre come al solito, è apparso un comunicato stampa del Sindaco che non incontra la realtà nemmeno per sbaglio.
Proviamo a fare un po’ chiarezza perché il Sindaco nella sua dissociazione ha dimenticato di scrivere una cosa: il Piano di rientro decennale è dovuto al buco di 33 milioni di euro che LUI ha lasciato quando nel 2017 è stato commissariato.
Quindi, caro Sindaco Aliberti, “chi l’ha preceduto”, come spesso dice lamentandosi, è esattamente il Sindaco Aliberti. Così come le assunzioni erano bloccate proprio a causa dell’enorme debito dell’Ente che lui aveva creato.
Ma non un atto di riorganizzazione dell’Ente o della spesa è stato prodotto in sei mesi: le uniche scelte sono state aumentare la TARI, moltiplicare le nomine a spese dei cittadini con il ripristino del CdA dell’A.C.S.E. ed esternalizzare tutto: proprio all’opposto – anche qui, chissà perché – di quello che aveva deciso la Commissione straordinaria al suo arrivo.
La verità è che Aliberti dopo aver lasciato un deserto nel 2017, ritornato al potere, ha ripreso esattamente da dove aveva lasciato: sperperare i soldi pubblici per le sue eterne campagne elettorali” dicono i consiglieri di opposizione Velardo (sinistra) e Grimaldi (PD).