CORONAVIRUS. RECORD DI DECESSI IN BRASILE
Sono 4,9 milioni le persone che nel mondo sono state contagiate dal coronavirus; secondo i dati resi noti dalla Johns Hopkins University, 4.900.356 sono i casi confermati e 323.345 i decessi per complicanze legate all’infezione. Negli Stati Uniti i morti nelle ultime 24 ore sono stati 1.574, portando il totale a 91.938, mentre sono stati registrati 20.260 nuovi casi, così sono 1.528.661 le persone che hanno contratto il virus. Il Pentagono si starebbe preparando alla possibilità che l’epidemia possa perdurare fino all’estate del 2021: lo dice un documento della Difesa, per cui un vaccino anti Covid è improbabile fino all’estate del prossimo anno; e, intanto l’Academy sta considerando la possibilità di posticipare la cerimonia degli Oscar, in calendario il 28 febbraio 2021. Il Coronavirus sta mettendo in ginocchio anche l’America Latina: record di vittime in un giorno in Brasile, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.179 morti, che portano la cifra totale a 17.983; lo rivela il Ministero della Salute, che parla anche di 17.408 nuovi contagi, per un totale di 271.885. In Europa il Paese più colpito in termini di casi è la Russia, dove sono stati superati i 300mila casi accertati e nell’ultima giornata ha anche registrato il maggior numero di morti in 24 ore: 135, che hanno portato il totale a 2.972. In termini di decessi, il Paese europeo più colpito è la Gran Bretagna, che a fronte di 250.138 contagi ha registrato 35.422 decessi; l’università britannica di Cambridge ha deciso che a causa del coronavirus non ci saranno lezioni in classe nel prossimo anno accademico: le attività si svolgeranno online fino all’estate del 2021, ma la decisione potrebbe essere rivista nel caso in cui il governo cambiasse le indicazioni sul distanziamento sociale. La Banca Mondiale avverte che la crisi del coronavirus potrebbe portare circa 60 milioni di persone in condizioni di estrema povertà, cancellando tutti i progressi compiuti nella riduzione della povertà negli ultimi tre anni.
