CORONAVIRUS. L’AMERICA LATINA NUOVO EPICENTRO DELLA PANDEMIA

Secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University, nel mondo sono 5.499.535 le persone che hanno contratto il virus, e di queste 346.326 sono morte. Gli Stati Uniti registrano 1.662.768 casi accertati, e nelle ultime 24 ore i morti sono stati 532, che hanno portato il totale dei decessi a 98.223. Ma in questi giorni è il Brasile il vero epicentro della pandemia, diventato il secondo Paese più colpito al mondo; nelle ultime 24 ore sono stati registrati 807 decessi, che portano il totale a 23.473, e 11.687 nuovi casi, per un totale di 374.898 persone contagiate. Gli effetti della pandemia si fanno sentire, comunque, su tutta l’America Latina: il nuovo forte incremento delle ultime 24 ore di 31.000 casi, ha portato il totale dei contagi dell’area a 765.662, mentre i morti, con i 1.600 di ieri, sono arrivati a 41.462. In Perù, secondo Paese dell’area latina più colpito, con 123.979 casi e 3.626 decessi, il capo indigeno della tribù Pucacuro, nel Dipartimento di Loreto, in piena giungla amazzonica, denuncia che 600 degli 800 appartenenti alla sua tribù hanno contratto il virus. Anche il Cile ha registrato un nuovo record di contagi, con 4.895 casi in 24 ore, tra cui due ministri del governo del presidente Pinera; il Paese ha registrato in totale 73.997 casi e 761 morti dall’inizio dell’epidemia, scoppiata il 3 marzo. In Europa, in Russia si aggrava il bilancio delle vittime: nelle ultime 24 ore sono morte 174 persone malate di Covid e stando ai dati annunciati dal centro operativo anticoronavirus, il totale ufficiale delle vittime è arrivato a 3.807; i nuovi contagi accertati sono stati 8.915, con il totale arrivato a 362.342. In Spagna, il consiglio dei ministri spagnolo ha dichiarato dieci giorni di lutto nazionale per commemorare le vittime del coronavirus: questo sarà il periodo più lungo di lutto della storia della democrazia, durante il quale tutte le bandiere saranno a mezz’asta; i casi in Spagna sono 253.254 ed i orti 26.837.