CORONAVIRUS. LA SITUAZIONE NEL MONDO
Gli Stati Uniti hanno superato la barriera dei 90mila decessi: dall’inizio dell’emergenza hanno perso la vita, a causa delle complicanze derivate dal virus, 90.369 persone e, come indica il sito della Johns Hopkins University, i contagi sono stati 1.508.957, di cui 13.996 solo ieri.
Il presidente Donald Trump ha rivelato di prendere “da una settimana e mezza” l’idrossiclorochina, il farmaco antimalarico da lui ritenuto rimedio efficace al coronavirus: “Una pillola al giorno, cosa c’è da perdere”, ha detto alla Casa Bianca, aggiungendo di sottoporsi al tampone ogni due giorni e di esser sempre risultato negativo. La Russia ha registrato 9.263 nuovi casi nelle ultime 24 ore, scendendo sotto quota 10mila per il quarto giorno consecutivo; rimane comunque il secondo Paese più colpito al mondo, sfiorando quota 300mila: sono infatti 290.678 le persone contagiate e 2.722 quelle morte. In Brasile, il sindaco di Manaus, capitale dell’Amazzonia, ha definito il presidente brasiliano Bolsonaro “corresponsabile” delle morti causate dal Covid, poiché “manda le persone in giro per la strada mentre la miglior difesa è l’isolamento sociale” e gli ospedali ormai sono al collasso; nelle ultime 24 ore i contagi sono stati 13.140, che hanno portato il totale a 254.200, e le vittime 674, per un totale di 16.792. Il Paese ha superato per numero di contagi anche la Gran Bretagna, divenendo il 3° Paese al mondo più colpito, mentre in tutta l’America Latina i casi accertati sono 543.378, di cui 30.474 morti; secondo Paese più colpito dell’area è il Perù con 94.933 casi di contagio e 2.789 morti. Il bilancio dei casi accertati in India ha superato la soglia 100.000: secondo quanto riportato dalla Johns Hopkins University i contagi nel Paese sono 101.139 ed i decessi 3.164; i dati sono stati confermati dal Ministero della Sanità del Paese. Nel mondo le persone contagiate sono 4.806.299 e di queste 318.599 sono morte per le conseguenze legate al virus.
