CORONAVIRUS. A CIPRO RIAPRONO LE SPIAGGE
La pandemia ha ucciso almeno 342.167 persone nel mondo, da quando, a dicembre, ha fatto la sua comparsa in Cina, dove dopo la pausa di ieri, quando erano stati registrati 0 contagi, nelle ultime 24 ore ne sono stati individuati 3, di cui 2 sono importati e uno si è sviluppato localmente; attualmente il Paese registra 84.084 casi accertati dall’inizio dei conteggi e 4.638 decessi. Secondo un rapporto dell’Agenzia France Presse, compilato da fonti ufficiali, nel mondo sono 5.314.625 le persone che si sono ammalate, distribuite in 196 Paesi e territori. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito in termini di casi (1.622.670) e in termini di decessi: nelle ultime 24 ore, secondo la Johns Hopkins University, sono stati 1.127 i morti, che avvicinano il totale a quota 100mila (97.087); intanto la Navajo Nation, il territorio dei nativi americani, ha deciso un lockdown rigido, che prevede la chiusura di tutte le attività e i residenti chiusi in casa, tranne quelli che lavorano in prima linea, per 57 ore, per cercare di contenere il virus, dopo un nuovo aumento dei casi. Dopo gli Stati Uniti, l’area più colpita è quella dell’America Latina, dove nelle ultime 24 ore i casi confermati hanno raggiunto quota 702.819, di cui 38.748 sono morti; il Brasile, secondo Paese al mondo per numero di contagiati, ha accumulato in un giorno altri 16.500 pazienti, totalizzando 347.398 casi e 22.013 morti. Dietro il Brasile, distanziati, il Perù (115.754 casi e 3.373 morti) e il Cile (65.393 casi e 673 morti); in Argentina (10.649 casi e 439 decessi), il presidente Fernandez ha esteso la quarantena fino al 7 giugno, la cui intensità varierà nelle diverse province a seconda della quantità di casi esistenti. L’India ha registrato un nuovo record nei contagi: 6.767 nuovi casi accertati nelle ultime 24 ore, che portano il totale a 131.868; secondo i dati del Ministero della Sanità, riportati dalla CNN, nel Paese sarebbero morte 3.867 a causa della malattia. Nel frattempo Cipro, festeggia 0 nuovi contagi per la prima volta da quando il virus è apparso nel paese a marzo; il Ministero della Salute ha allentato le disposizioni e ha riaperto le spiagge, mantenendo però rigide misure di sicurezza: ombrelloni e lettini ad una certa distanza e solo i membri della stessa famiglia possono partecipare insieme a sport acquatici.
