Contestazioni al comizio di Salvini a Cava De’ Tirreni, a processo in 17
A giudizio 17 persone che hanno partecipato ai disordini di Cava de’ Tirreni per il comizio di Salvini nel 2020. Tra loro molti giovani non ancora 30enni. Il segretario della Lega giunse nella valle metelliana – scrive “Il Mattino” – per incontrare sostenitori e simpatizzanti, nell’ambito del tour nel salernitano per le regionali. In sei sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale, mentre tutti rispondono di radunata sediziosa, l’articolo del codice penale che punisce chi fomenta o promuove una rivolta. Circa 300 persone si dotarono di striscioni e oggetti che dovevano provocare disturbo o suoni molesti, come pentole, coperchi, tamburelli e una cassa amplificatore. L’incontro di propaganda elettorale fu inoltre turbato – secondo informative di polizia – anche dall’accensione di un fumogeno.