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Consumi, Coop: si spera in crescita, cibo e viaggi preferiti Economia Italia e Mondo 

Consumi, Coop: si spera in crescita, cibo e viaggi preferiti

Gli italiani guardano in modo diviso alle prospettive economiche per il 2019 ma prevale la speranza per un aumento della crescita. Sul fronte dei consumi cibo, viaggi e tecnologia rimangono sul podio, mentre si esaurisce il ciclo dell’auto e la casa rimane una pia intenzione di pochi. E’ questa la fotografia scattata con il sondaggio di fine anno Coop Nomisma e le previsioni sui consumi 2019 del Rapporto Coop.

La ‘speranza’ è ancora una volta la parola chiave scelta dagli italiani per connotare l’anno appena iniziato anche se questa non basta più (nel 2016 la sceglieva il 34%, oggi il 19% del campione). Fanno da contraltare parole di rottura come “cambiamento” (dal 14% del 2016 al 16% del 2019), evapora il “timore” (sceso di 10 punti punti percentuali), si aspira al “benessere” (dal 2% del 2016 al 12% del 2019). Il vento dell’ottimismo interessa soprattutto gli under 35 e soffia più forte al Sud e nelle isole che si contrappongono a un Nord decisamente più scettico.

L’Italia rimane comunque un Paese polarizzato e diviso. A un 27% convinto che nei prossimi 12 mesi l’economia accelererà si contrappone un altro 19% sicuro invece che l’Italia entrerà in recessione. Visioni opposte che si riverberano anche sulle prospettive dei consumi 2019.

Il 2019, secondo il rapporto Coop, inizia denso di attese, ma anche di molte incognite. Decelerazione economica e contrazione dei salari reali da un lato provocheranno una variazione del Pil inferiore all’ 1% (0,6%), mentre il potere d’acquisto delle famiglie potrebbe beneficiare delle attese nuove misure (soprattutto il reddito di cittadinanza) mantenendo un tasso di crescita prossimo all’1% con un ritmo superiore al Pil. Su ritmi di poco inferiori la crescita dei consumi, comunque in calo rispetto agli andamenti 2015-2017 quando i tassi erano compresi fra l’ 1,5% e il 2%. Nemmeno le ultime festività del resto hanno fatto gridare al miracolo.

Contrariamente al Natale 2017 che fece chiudere l’anno con un boom (inatteso) di vendite, il mese di dicembre si mantiene sostanzialmente in linea con l’andamento piatto che ha caratterizzato le vendite della grande distribuzione nel corso del 2018 e che non si discosta da quel leggero incremento già registrato nella prima parte dell’anno (+0,4%). Peraltro ottenuto solo grazie all’ulteriore crescita dei discount. (fonte: ansa.it)

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