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Consumatori, Medicina Democratica e Ambientalisti: “Fonderie da chiudere subito” Attualità Provincia Provincia e Regione 

Consumatori, Medicina Democratica e Ambientalisti: “Fonderie da chiudere subito”

Fonderie Pisano, i rappresentanti delle associazioni “Medicina Democratica”, “Help Tutela e sostegno dei consumatori” e “Salute e Vita” hanno inviato una nuova missiva al presidente della regione, al prefetto di Salerno, all’amministrazione comunale di Salerno, al sindaco di Pellezzano, al direttore generale dellAsl Salerno, al Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa e all’onorevole Deputato della Repubblica italiana Nicola Provenza per chiedere “provvedimenti immediati in merito al disastro ambientale nella Valle dell’Irno, onde mettere in sicurezza la popolazione”.

L’otto aprile è stata trasmessa la relazione finale dello studio SPES da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno in cui sarebbe emersa una situazione gravissima sullo stato di salute della popolazione della Valle dell’Irno. Partendo dalle Fonderie Pisano, in circa 3 km, in base ai risultati ottenuti da circa 400 volontari sorteggiati e selezionati tra i residenti “è stato dimostrato che la popolazione ha accumulato nel sangue la presenza di alcune sostanze tossiche quali il mercurio, il cadmio e le diossine: in particolare, i primi due veleni sono risultati cinque volte superiori rispetto a tutti i valori trovati nel resto della Campania, compresa la famosa “Terra dei fuochi” Si legge nella missiva.

Uno studio fortemente voluto e promosso dalle associazioni che sottolineano: “né il Comune di Salerno, nella persona del Sindaco, né tantomeno l’ASL di Salerno, si sono mai preoccupati di attivarsi urgentemente per sollecitare la conclusione di questo studio, nonostante l’ASL, abbia tra i principi fondamentali la responsabilità pubblica della tutela della salute e nonostante il Sindaco sia la prima autorità sanitaria sul territorio e, per questo, responsabile della condizione di salute della sua popolazione tutelata dell’articolo 32 della Costituzione.”

“Non c’è più alcun dubbio che lo studio abbia inequivocabilmente collegato tale inquinamento alle Fonderie Pisano e non ad un “inquinamento in generale” della zona” Scrivono i rappresentanti delle associazioni.

“La relazione finale è chiara, specifica e non dà spazio ad interpretazioni diverse: vanno presi celermente tutti i provvedimenti per fermare le fonti inquinanti certe e la Fonderia Pisano è l’unica presente nella zona, l’unica che utilizza il carbon coke e che utilizza i cd. forni a cubilotto, pertanto è l’unica in grado di disperdere questi veleni nell’ambiente.” Da questo, la diffida al sindaco di Salerno ad emettere un’ordinanza “contingibile e urgente per l’immediata chiusura della fonte inquinante.”

“In questa vicenda, la mancata presa di posizione del Sindaco, quale primo responsabile della salute dei cittadini, corrisponderebbe, a nostro avviso, ad una omissione di atti di ufficio. Allo stesso modo diffidiamo l’ASL a prendere tutti i provvedimenti necessari, compreso predisporre un piano per mettere in sicurezza la popolazione.” Aggiungono i rappresentanti, chiedendo anche la convocazione ad horas di un consiglio comunale monotematico affinché la popolazione venga informata sul quadro ambientale “gravissimo” emerso e affinchè “vengano prese decisioni tempestive e concrete che fermino le attività nocive a danno alla popolazione”.

“In mancanza di tali provvedimenti annunciamo sin da ora che valuteremo la predisposizione di un esposto alla Procura, qualora in tempi brevi non ci sia una risposta ed una presa di posizione da parte delle Autorità per risolvere questa triste vicenda e per informare la popolazione – concludono – Intimiamo, pertanto, con questa seconda missiva, il Sindaco del Comune di Salerno affinché svolga al meglio la sua funzione di responsabile della salute dei cittadini del suo territorio, rispettando quanto emerge dallo studio scientifico SPES e cioè la necessità di interrompere subito l’attività inquinante: il primo cittadino ha il dovere di chiudere le Fonderie Pisano, in quanto esse vengono riconosciute scientificamente come unica fonte inquinante e contestualmente deve convocare immediatamente un Consiglio monotematico per rendere pubblica questa grave situazione e per assumere tutte le posizioni politiche al fine di informare la popolazione della città.”

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