Concerto scandalo a Fisciano, dedica anche a un detenuto di Baronissi: multato il locale. Bloccata l’esibizione di un altro neomelodico

Tra le dediche non c’è solo quella per i reclusi al 41 bis, ma ancheun messaggio per un soggetto di Baronissi detenuto per un tentato omicidio: questo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, agli ordini del maggiore Alessandro Cisternino, che, dopo la denuncia del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, hanno fatto luce sul concertino del cantante neomelodico Niko Pandetta, allestito all’esterno di un bar di Lancusi a Fisciano. Da ieri mattina, dunque, è scattato sia l’iter amministrativo che quello investigativo. Per quest’ultimo aspetto non emergono risvolti penali che riguardano il cantante, mentre per i titolari dell’attività sono state erogate sanzioni amministrative di 1.549 euro, con relativa denuncia penale che prevede l’arresto fino a 6 mesi. I militari hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza e dei video pubblicati in rete per ricostruire quanto accaduto dinanzi al locale e verificare l’eventuale presenza di pregiudicati. Pandetta, nipote del boss ergastolano Turi Cappello- scrive il Mattino-, è infatti già noto alle forze dell’ordine per precedenti penali e trascorsi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti. I carabinieri hanno fatto anche comunicazione alla Questura di Salerno per quanto di sua competenza. La polizia municipale di Fisciano, invece, ha verificato l’assenza delle dovute autorizzazioni, a causa della quale sono scattate le sanzioni, e ha intimato al gestore del bar di annullare gli eventi in programma per i festeggiamenti di San Silvestro, in quanto anch’essi sprovvisti di autorizzazioni. Dopo Pandetta, si sarebbe dovuto esibire un altro neomelodico, Nando De Marco, nipote di un capo clan del casertano. Spettacolo che non si terrà per la diffida dei caschi bianchi.