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Comunali a Salerno, Sinistra Civica Plurale: Partecipazione è Democrazia e Libertà Politica 

Comunali a Salerno, Sinistra Civica Plurale: Partecipazione è Democrazia e Libertà

Dal risultato elettorale oltre l’evidenza della vittoria di Enzo Napoli del suo programma e della sua coalizione, si evince anche che migliaia di elettori attivi vuoi parzialmente o totalmente non hanno rappresentanza nel consiglio comunale. Nel merito possiamo dire che chi ha votato le seguenti liste :
Abilitiamo l’autismo h24 (243), Figli delle chiancarelle (883), Salerno di tutti (1356), Movimentiaci dal basso (361), Attivisti per Salerno (310), Terra libera (367), per un totale di 3520 voti ( 5.37 % ), non hanno alcun rappresentante in consiglio comunale e dei loro voti se ne beneficia l’attuale maggioranza consiliare;
Europa Verde (1013), Centro democratico (1298), Per le persone e la comunita’ ( 1579) con un totale di 3890 voti (5,94 % ), non hanno nessun rappresentante in consiglio comunale, ma hanno contribuito all’elezione del sindaco Napoli e con i loro voti permettono alla attuale maggioranza consiliare di beneficiare non di 19 consiglieri ma di 22 ;
Onda Salernitana (286), Salerno citta’ aperta (1141), Semplice Salerno (1267), Davvero (1224), Salerno in comune (597) con un totale di 4515 voti ( 6,89 % ), non hanno rappresentanti in consiglio comunale ma hanno contribuito ad eleggere nello stesso Elisabetta Barone e rappresentanti di Oltre e 5 Stelle;
a questi vanno aggiunti gli elettori della compagine di destra che pur sempre sono cittadini, Io sono salernitano (436), Rinascita (1708), Diversi ma uguali (231), per un totale di 2375 voti ( 3,63 % ) che non hanno rappresentanza in consiglio comunale ma hanno eletto Michele Sarno e contribuito insieme al resto elettorale di Fratelli d’italia all’elezione dei rappresentanti di Forza italia e Lega.
Dunque 14300 ( 21,83 % ) voti validi non hanno una rappresentanza diretta in consiglio comunale, se per ipotesi le liste: Per le persone e la comunita’, Onda salernitana, Semplice Salerno, Rinascita e Diversi ma uguali (tot. 5071 voti con il 7,74 %), che nel proprio simbolo facevano esplicito riferimento ai candidati sindaco ( Napoli, Barone e Sarno) si sentissero da codesti rappresentati, resterebbero comunque 9229 (14,09% ) elettori senza alcuna rappresentanza. Quindi possiamo con certezza affermare, che tra gli elettori che si sono recati alle urne e hanno espresso un voto valido di preferenza per una delle 31 liste presenti come minimo il 14,09 % di essi non ha nessun riferimento nel consiglio comunale e sicuramente per quanto detto sinora tale cifra e’ sottodimensionata. Nelle elezioni del 2016 la percentuale degli elettori attivi che non ebbe rappresentanza in consiglio comunale fu solo del 5,86. Altro dato che deve far riflettere e’ la forte astensione registratasi nonostante la presenza di 31 liste con un migliaio di candidati, il 37% di non voto rappresenta un forte segnale di distacco dalla vita democratica che richiede interventi urgenti e riparatori.
Tornando all’inizio, Napoli ha vinto e con lui il suo programma, dunque l’azione amministrativa del prossimo quinquennio deve essere capace di realizzare quanto in esso contenuto. Sentiamo spesso dire saro’ il Sindaco di tutti i cittadini, ma mai abbiamo sentito dire da tutti i cittadini questo e’ il nostro Sindaco. Ecco e’ questa la difficolta’ che dobbiamo superare, ognuno nell’ambito delle proprie responsabilita’ e con le adeguate capacita’, deve contribuire affinche’ il programma si realizzi, solo cosi la citta’ ritrovera’ lo spirito vincente della collettivita’. Non sara’ necessario spogliarsi da appartenenze ed idee di gruppo o personali, sara’ sufficiente metterle al servizio di tutti rimanendo scevri dagli interessi di campanile, che spesso diventano ostacoli per la crescita e il benessere del territorio e dei cittadini. Dunque un ritorno al servizio della collettivita’ da parte del Sindaco delle opposizioni e dei cittadini, che sia foriero della realizzazione del programma e sia capace di soluzionare le necessita’ e gli imprevisti che inevitabilmente si presentano strada facendo. Certamente non sara’ la magistratura a dare a Salerno cio’ di cui ha bisogno, sta alla politica intesa come agente buono nella societa’ e al di la dei campi di appartenenza, rimboccarsi le maniche e mettersi al lavoro. I partiti politici e civici, i sindacati, le associazioni di categorie, la chiesa cattolica, le associazioni culturali, l’universo dei saperi, operino congiuntamente per il bene comune. Nel Municipio ognuno svolga il suo ruolo cosi come le leggi indicano: gli amministratori operino, il consiglio comunale indirizzi e controlli, i funzionari verifichino la correttezza delle procedure, ai cittadini sia permessa e facilitata la partecipazione. Con questo spirito proponiamo a tutte le liste che non hanno eletto, di unirsi in un coordinamento che in forma propositiva sia di stimolo all’attuazione programmatica del Sindaco Enzo Napoli, un coordinamento che si attivi in primo luogo affinche’ si avviino in brevissimo tempo le consulte comunali, si istituisca il difensore civico e l’iter burocratico per richiedere un referendum comunale sia consistentemente snellito. Un coordinamento che non intende sostituirsi all’azione dei rappresentanti istituzionali, ma che operi per ricostruire quella cerniera sociale che negli anni e’ stata deupaperata, cerniera necessaria per una corretta relazione tra cittadini e le istituzioni. Apriamo riflessioni e dibattito su quanto sin’ora detto e successivamente alla proclamazione del Consiglio Comunale riuniamoci in assemblea per determinare la nascita del coordinamento

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