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Clan degli zingari ad Agropoli, il trucco delle lotterie Cronaca Primo piano 

Clan degli zingari ad Agropoli, il trucco delle lotterie

Schedine e biglietti vincenti per dimostrare il possesso di denaro. È questo uno degli espedienti usati dal clan Marotta- Cesarulo. Soprattutto l’acquisto di immobili. A svelare i meccanismi del clan sono i due collaboratori di giustizia che, già nel 2007, rispondendo dalle domande del pm della procura di Salerno, raccontarono di come le “coppie” del clan macinavano chilometri per rubare le gioiellerie di mezza Italia. E di come accumulavano chili oro.

La russa. Anche la compagna russa di Fiore Marotta, che tutti chiamano Ines, fu presto avviata all’attività dei furti nelle gioiellerie e a fargli da “nave scuola” furono le due indagate Silvana Marotta e Isabella Marotta. Ogni componente della comunità rom doveva diventare produttivo e dedicarsi all’illecito che operavano sempre lontano dai luoghi abituali di dimora. Le “batterie” e l’autista di turno (perché i Marotta sono senza patente o gliel’hanno sospesa) organizzavano i raid nelle varie regioni d’Italia, scegliendo gli obiettivi da colpire nel corso dei viaggi-furti.

“Il camminatorio”. La camminavano da un capo all’altro l’Italia, Da Chieti a Bari, da Varese a Vercelli e giù lungo la dorsale appenninica. Non c’è regione del centro-nord che i ladri delle gioiellerie dove non hanno lasciato la propria firma. In questi spostamenti potevano avvalersi della complicità di un’altra comunità rom di stanza a Biella che contribuiva ad individuare gli obiettivi e a riciclare la refurtiva. In particolare ricevevano vitto e alloggio, nonché schede telefoniche “pulite” per le comunicazioni tra gli affiliati.

Gli interrogatori. Oggi sono programmati gli interrogatori nel carcere di Fuorni. Dal gip compariranno Anna Cesarulo , 45 anni; Carmine Dolc e, detto “Maruzziello” 42 anni; Antonio Dolce , alias “Capone”, 52 anni; Donato Marotta , detto “Papesce”; 54 anni, Fiore Marotta, 49 anni: Silvana Marotta, 45 anni; Vito Marotta , detto “Dumbone”, 26 anni; Vito Marotta, 28 anni; Vito Marotta, detto “Corleone”, 35 anni; Anna Petrilli , 47 anni; Enzo Cesarulo , alias “Cavallaro”, 52 anni. Agli indagati è contestata l’associazione per delinquere, aggravata dal metodo mafioso, finalizzata a furti e usura. Fonte: La Città di Salerno

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