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Centrale elettrica nella Valle del Sele, Conte (Leu): “Progetto da fermare subito” Attualità Provincia Provincia e Regione 

Centrale elettrica nella Valle del Sele, Conte (Leu): “Progetto da fermare subito”

“Fermare il progetto della società Terna che prevede la realizzazione di una centrale elettrica nella Valle del Sele perché ne compromette l’ambiente e la destinazione agricola, turistica e produttiva, oltre a essere foriera di inquinamento elettromagnetico”. Lo chiede Federico Conte, deputato di Liberi e Uguali, che ha depositato alla Camera dei deputati una interrogazione ai ministri per la Transizione ecologica e dello Sviluppo economico.

“La Piana del Sele – continua il deputato – ha una destinazione naturale e va valorizzata: l’agricoltura di qualità, le biodiversità e l’ambiente, il patrimonio naturale e la risorsa mare. Occorre un piano di tutela ambientale e di valorizzazione. L’opera di Terna è del tutto incompatibile con questa visione. Essa, infatti, dovrebbe realizzare a Eboli una centrale di smistamento di 20mila mq (in zona agricola), e una centrale di riconversione ad alta tensione di 60mila mq, un mostro ambientale, che dovrebbe occupare l’area di San Nicola Varco (ex mercato ortofrutticolo), prossima all’area dove verrà realizzata la nuova stazione ferroviaria dell’Alta velocità/Alta capacità della linea Salerno- Reggio Calabria”, argomenta l’esponente politico.

“Proprio qui, dove primeggia la produzione di quarta gamma, si collocano le eccellenze della filiera bufalina e operano con successo ben 12 organizzazioni di produttori agricoli (un primato nazionale), va realizzato il Centro agro-alimentare meridionale, finanziato dall’UE durante la presidenza regionale di Bassolino per sostenere l’agricoltura meridionale, in specie quella campana, che produce il 10 % del Pil agricolo nazionale. Per queste ragioni chiedo al Governo un intervento per modificare la localizzazione dell’opera e salvaguardare identità e visione strategica di un territorio che ha una destinazione naturale”, il monito di Federico Conte.

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