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Cava de’ Tirreni, vertenza La Nostra Famiglia, lettera dei dipendenti e la solidarietà espressa dalla Uil Fp Provincia Provincia e Regione 

Cava de’ Tirreni, vertenza La Nostra Famiglia, lettera dei dipendenti e la solidarietà espressa dalla Uil Fp

Non è la prima volta che la Uil Fpl Salerno accende i riflettori sui lavoratori del centro di riabilitazione “La Nostra Famiglia”, terapisti, assistenti, psicologi, assistenti sociali, infermieri, educatori, addetti alla segreteria, addetti alle pulizie, tutte professionalità, disilluse dall’attesa di un rinnovo contrattuale che, pur essendosi realizzato, non ha trovato applicazione concreta presso questa struttura. La segreteria Uil Fpl di Salerno di Salerno è vicina alle attese di tutti questi lavoratori, è solidale con le loro speranze e con le loro rimostranze, e a questi lavoratori vuole dar voce, convinta che il cambiamento autentico si realizza con la sensibilizzazione e la presa di coscienza da parte di ciascuno di noi.

La lettera dei lavoratori

Sabato è stato inaugurato l’ampliamento del centro di riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Cava dè Tirreni. Inaugurazione attesa da anni non solo da noi operatori dipendenti dell’Associazione ma anche dai bambini, dai ragazzi e dai genitori che frequentano il nostro centro.

Finalmente il traguardo è stato raggiunto! e con esso la soddisfazione e il piacere di svolgere la nostra professione in ambienti ampi, confortevoli, deputati allo svolgimento di specifiche attività e dotati di arredi, attrezzature nuove e tecnologie avanzate. Noi operatori, quindi, siamo molto contenti della realizzazione di questo grande progetto che, da sempre, abbiamo desiderato e sostenuto.

Ma la nostra gioia non può essere piena!La soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo importante è incrinata dall’amara delusione che, dal 27 gennaio 2020, ci accompagna costantemente. Il 27 gennaio 2020, appunto, la Direzione dell’Associazione “La Nostra Famiglia” ci ha comunicato l’imminente applicazione di un nuovo contratto di lavoro (CCNL ARIS RSA e CDR), anziché il rinnovo di quello nazionale ARIS/AIOP che noi lavoratori attendevamo da ben 14 anni. Così, dal 1 febbraio 2020, lavoriamo con un contratto di lavoro fortemente penalizzante da un punto di vista normativo e retributivo.

Purtroppo, a tutt’oggi, a distanza di quasi 2 anni, il nostro grido di dissenso non viene ascoltato dall’Associazione, con la quale è in corso, e ancora non trova risoluzione, una controversia giudiziaria alla quale mai saremmo voluti arrivare. Da parte nostra è molto duro e doloroso constatare la chiara posizione dell’Ente soprattutto in questo periodo storico ed economico così drammatico. L’ente continuando a perseguire la strada che ha deciso di intraprendere rischia di perdere una parte preziosa e imprescindibile del suo modo di essere ed agire: quella relativa ad alcuni principi condivisibili a cui si suppone ci si debba ispirare. Ci permettiamo di ricordare, solo sommessamente, che siamo noi operatori che ogni giorno con dedizione, passione ed amore verso la nostra speciale utenza, garantiamo la qualità del servizio. Noi continuiamo a chiedere all’Associazione di ritornare sui propri passi, riconoscendo la dignità del lavoro e dei lavoratori, augurandoci di ritornare a sentirci parte di questa “Nostra Famiglia” e di non dimenticare di valorizzare noi operatori, bene prezioso per i nostri bambini. Abbiamo il dovere di andare avanti. Mai tornare indietro! Unendosi alla voce accorata dei lavoratori, la Segreteria UIL FPL di Salerno auspica che la parte datoriale, sempre reticente ad ascoltare le parti sociali, seppure per un semplice dialogo costruttivo e collaborativo, riconosca, finalmente, nel ruolo sindacale uno strumento per la condivisione e la risoluzione dei conflitti, a beneficio degli operatori, dei cittadini, delle persone”.

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