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Cava de’ Tirreni, uccise la moglie con 47 coltellate: 90 giorni per valutare se il parrucchiere era infermo di mente durante l’omicidio Primo piano Provincia e Regione 

Cava de’ Tirreni, uccise la moglie con 47 coltellate: 90 giorni per valutare se il parrucchiere era infermo di mente durante l’omicidio

Tre mesi per depositare la perizia su Salvatore Siani: il cavese che ammazzò con 47 coltellate la moglie Nunzia Maiorano mentre in casa era presente il figlio minore della coppia, che all’epoca dei fatti aveva soli 5 anni. È questo il tempo che ha accordato il presidente Massimo Palumbo ai consulenti nominati dalla Corte di Assise e di Appello per valutare la capacità di intendere e volere dell’uxoricida condannato in primo grado a trent’anni di reclusione per omicidio volontario. La scelta della Corte è andata sui periti Maurizio Marasco dell’università la Sapienza, specializzato in psicopatologia e criminologia, e Stefania Zenobi, specialista in medicina legale. La prossima udienza è fissata per i primi giorni di maggio. Il movente del femminicidio è nella fine del rapporto coniugale con la vittima, Nunzia, che aveva manifestato senza mezze parole all’uxoricida di non amarlo più, di volerlo lasciare e di non sopportare il suo stile di vita e il disinteresse per le questioni famigliari. ‘Quel 23 gennaio di due anni Siani, che di mestiere fa il parrucchiere, aveva accompagnato il figlio maggiore a scuola ed era tornato a casa, in via Salsano, alla frazione Sant’Anna, ed aveva tentato un avvicinamento alla moglie, cercando di accarezzarla- scrive La Città oggi in edicola-, ma aveva ricevuto un secco rifiuto. La vittima aveva reagito stizzita a quel gesto, dicendogli di lasciare la casa, confermando quel sentimento di amore/odio tra la coppia. Ciò avrebbe scatenato il  raptus omicida di Siani che – secondo il gup – agì senza premeditazione. Ora, i periti dovranno stabilire se Siani era capace di intendere in quel momento.

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