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CAVA DE’ TIRRENI, OSPEDALE E MEDICINA TERRITORIALE. NE DISCUTERÀ LA COMMISSIONE SANITÀ Cronaca 

CAVA DE’ TIRRENI, OSPEDALE E MEDICINA TERRITORIALE. NE DISCUTERÀ LA COMMISSIONE SANITÀ

Nel corso del Consiglio Comunale che si è tenuto ieri, giovedì 7 gennaio, l’Assessore con delega alle Politiche per la Tutela della Salute, Prof. Armando Lamberti, ha presentato un ordine del giorno, redatto d’intesa con il Sindaco dott. Vincenzo Servalli e la Presidente della Commissione Sanità dr.ssa Paola Landi, sul futuro del Plesso Ospadaliero “S. Maria Incoronata dell’Olmo”e sulla Medicina Territoriale.  Il documento esprime una chiara visione prospettica in materia di tutela della salute, basata su un raccordo tra medicina ospedaliera e territoriale. Il documento, molto articolato, e che viene riportato a margine, verrà discusso nella prossima riunione della Commissione sanità, con l’auspicio che , a seguito anche di possibili integrazioni, possa essere largamente condiviso per poi essere approvato in un prossimo Consiglio Comunale.

 

Ordine del Giorno

Il Consiglio Comunale di Cava de’ Tirreni,

valutati i gravi danni arrecati alla popolazione della nostra città dall’epidemia di Covid 19;

considerato che la città ha visto il coinvolgimento nella fase epidemica di tanti operatori e cittadini con perdite umane gravi e dolorose;

tenuto conto del significativo lavoro svolto dall’Unità di Crisi Corona Virus Covid-19 attivata dall’Amministrazione Comunale il 9 Aprile 2020 e dei contributi che sono pervenuti da tutti gli esperti e gli operatori intervenuti nelle varie riunioni tenutesi in presenza e tramite piattaforma Zoom;

considerato che l’Ospedale S. Maria Incoronata dell’Olmo ha subito un grave ridimensionamento di personale dovuto alla necessità di aprire reparti dedicati alla cura del Covid 19 presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona”, di cui il Plesso è parte, al fine di sostenere la funzionalità delle terapie intensive e subintensive;

considerato che nonostante il trasferimento di personale operato ( anche a seguito dell’esito non positivo delle procedure di reclutamento per medici rianimatori indette dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona”, andate sostanzialmente deserte), il Plesso Ospedaliero S. Maria Incoronata dell’Olmo ha continuato a garantire l’erogazione di prestazioni sanitarie essenziali; attraverso i reparti di Pronto Soccorso, Medicina Interna, Pediatria, Cardiologia e Dermatologia;

considerato che i servizi di Radiologia e di Laboratorio di Analisi hanno continuato la loro attività a supporto delle Unità Operative;

considerato, altresì, che l’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione ha svolto pienamente la propria attività nella prima parte del 2020 e che pur avendo dovuto trasferire parte del personale (in seguito alle richiamate necessità dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi D’Aragona”)  al P.O. “Giovanni Da Procida”, identificato come Ospedale Covid, ha comunque mantenuto attivo un Servizio di Guardia H24 a supporto dell’attività dello stesso Plesso “S. Maria Incoronata dell’Olmo”;

considerato che nel 2020, il P.O. di Cava ha svolto la mission assegnata dall’ AOU

“Ruggi d’Aragona”  di rivolgere cure a paziente no – covid con i seguenti dati

indicativi di produttività (non ancora validati dal Controllo di Gestione dell’AOU):

 

Prestazioni PS: 15000

Ricoveri Medicina: 510

Ricoveri Cardiologia: 255

Ricoveri Pediatria: 351

Ricoveri Chirurgia: 570

Ortopedia: 550

considerato che sono state sempre mantenute attività ambulatoriali  per visite con carattere di urgenza in tutti i reparti sopraelencati ed in Dermatologia;

considerato altresi che sono in corso di realizzazione lavori di ristrutturazine con cronoprogramma ed impegni di spesa  così suddivisi

Ristrutturazione PS+ OBI, UTIC , Terapia intensiva.

Progetti già pronti saranno presentati entro fine gennaio. Inizi lavori   marzo 2021

Stanziamento 4000000 E

Rifacimento facciate esterne

Subordinati a verifica antisismica.

Inizio lavori estate 2021

Stanziati 250000 E

 

considerato, quindi, che anche sulla base di tali atti è manifesta la volontà da parte dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” di procedere ad una valorizzazione del plesso ospedaliero metelliano;

considerato che nell’ottica di un’essenziale integrazione ospedale/territorio l’Ospedale S. Maria Incoronata dell’Olmo deve ritornare a svolgere la sua funzione di assistenza appropriata ai pazienti in fase acuta che hanno bisogno di ricovero e ai pazienti che hanno bisogno di pronto soccorso;

considerato che l’esperienza della pandemia ha reso evidente la funzione indispensabile di una medicina territoriale ben organizzata che possa supportare la cura dell’enorme numero, oltre il 90% di malati confinati nelle private abitazioni,

considerato che tra le progettualità del Ministero della Salute, anche grazie ai fondi europei a ciò finalizzati, c’è una importante riforma dell’organizzazione della medicina territoriale, della funzione dei medici di base e di tutta la medicina ambulatoriale organizzata nei Distretti;

premesso che la mission dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” è quella di assicurare la diagnosi e la terapia per pazienti acuti delle branche di alta diffusione (e non di alta specialità) secondo una visione moderna della Sanità nell’ambito dell’AOU “Ruggi d’Aragona” che è organizzata secondo il sistema di HUB e SPOKE, e che è parte delle reti tempo-dipendenti della stessa Azienda;

premesso che la medicina territoriale si occupa, in particolare, della prevenzione e del trattamento delle cronicità;

 

Fa voto di:

Chiedere con determinazione alla Giunta Regionale di adottare tutte le misure necessarie per consentire, superato il periodo emergenziale, la piena funzionalità dell’Ospedale “S. Maria Incoronata dell’Olmo” programmando la riapertura di tutti reparti a cominciare dalla terapia intensiva, la separazione di reparti attualmente accorpati, ed il rientro di tutto il personale attualmente allocato presso i reparti Covid 19 dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” di cui il nostro plesso è parte, in piena osservanza di quanto dichiarato pubblicamente dal Presidente On. Vincenzo De Luca;

chiedere il potenziamento, con personale dedicato, del Pronto Soccorso attivo H24, con attivazione dell’Osservazione Breve Intensiva;

chiedere il mantenimento ed il potenziamento delle Unità Operative attualmente esistenti nel Presidio: cardiologia, ortopedia, medicina, radiologia, rianimazione, chirurgia, pediatria, dermatologia, laboratorio di analisi;

chiedere di valorizzare le singole Unità Operative con un indirizzo specialistico di eccellenza;

chiedere che venga attivata nel Plesso Ospedaliero l’Unità Operativa di lungodegenza come previsto dal Piano Regionale;

chiedere un ulteriore stanziamento per i lavori di ristrutturazione e riqualificazione delle aree interne ed esterne;

proporre alla Giunta Regionale di far diventare Cava de’ Tirreni sede sperimentale di un nuovo modello organizzativo territoriale a partire dal definitivo superamento delle carenze organizzative e dei conseguenti disagi alla popolazione, verificatesi nel periodo di pandemia da SARSCoV2, e prevedendo un’organizzazione con ulteriore personale dedicato, una rete informatica adeguata per collaborare in maniera efficace ed efficiente col Dipartimento di Prevenzione (igiene pubblica, sicurezza alimentare, medicina legale e del lavoro, veterinaria etc.) al fine di svolgere una significativa azione sul territorio ( l’esigenza di destinare personale dedicato ai Dipartimenti di Prevenzione, emersa durante i lavori delle varie riunioni dell’Unità di Crisi Coronavirus Covid-19, è stata rappresentata al Presidente On. Vincenzo De Luca e poi accolta dal Ministro della Salute On. Speranza e tradotta in un bando per il reclutamento di 450 medici);

favorire l’attivazione attraverso l’ASL, delle Associazioni Funzionali Territoriali con Unità Complesse di Cure primarie (d.r. 18/2015), con la presenza di medici specialisti ambulatoriali; punto prelievo; ambulatorio infermieristico; pediatri (strutture aperte 24 ore al giorno per sette giorni alla settimana, le aggregazioni dei Medici di Medicina Generale per attivare la riforma della stessa Medicina di Base con l’organizzazione di studi di medici aggregati in almeno due strutture di base H24 coordinate dal Distretto Sanitario di Base e integrate con le altre attività domiciliare già funzionanti o da attivare ex novo), così come prevede la riorganizzazione sanitaria post covid;

riorganizzare e strutturare le USCA per la fase post-emergenziale COVID dedicando ad esse strutture idonee, e non condizionate dalla fase di emergenza, onde permettere di gestire al meglio tutta l’assistenza ai pazienti Covid nelle varie fasi di tracciamento, tamponatura ed assistenza domiciliare;

avviare la progettazione e la costruzione di un nuovo Distretto Sanitario atteso che su Cava dei Tirreni manca da anni ,dove poter concentrare tutti i servizi territoriali che attualmente sono sparsi a macchia di leopardo su tutto il territorio, ed allocati in strutture vetuste e non confacenti alle esigenze di una offerta sanitaria moderna e logisticamente efficiente.

avviare le procedure previste per l’istituzione di una equipe di infermieri di comunità da assegnare al Distretto Sanitario di Base da affiancare alla assistenza domiciliare e supportare meglio la rete dei medici di base.

avviare le procedure previste per reclutare e mettere in servizio il personale carente;

potenziare i servizi territoriali di radiologia e laboratorio di analisi sotto il diretto controllo dell’assistenza di base del Distretto Sanitario per monitorare, in collaborazione con le AFT dei Medici di Medicina Generale le condizioni di salute della popolazione e ridurre al minimo il ricorso ai ricoveri ospedalieri;

implementare le attività territoriali di domiciliazione sanitaria del Distretto Sanitario di Base a cui assegnare adeguate risorse umane e finanziarie;

avviare rapidamente le procedure previste per assegnare il personale sociale carente all’aggregazione territoriale delle politiche sociali, integrandole con le attività socio-sanitarie del Distretto, onde modernizzare e avviare concrete politiche socio-sanitarie con l’attribuzione di una specifica disponibilità di risorse finanziarie e con  l’assegnazione di qualificate risorse umane.

istituire una Casa della Salute affiancandola alle attività del Distretto Sanitario (Si rende necessario per questo una implementazione delle funzioni svolte dallo stesso Distretto Sanitario con particolare riguardo ai consultori familiari, all’assistenza domiciliare, all’assistenza protesica  e agli infermieri domiciliari).

 

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