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Cava De’ Tirreni, battuta d’arresto per il caso Arianna Attualità Provincia Provincia e Regione 

Cava De’ Tirreni, battuta d’arresto per il caso Arianna

Ancora una battuta d’arresto per la vicenda di Arianna M., la 15enne di Cava de’ Tirreni diventata tetraplegica, sorda e ipovedente a causa di un grave caso di malasanità quando aveva appena tre mesi di vita: a poche ore dall’incontro, in programma ieri pomeriggio, è saltata la transazione che avrebbe messo fine alla lunga diatriba giudiziaria.

Ad annunciarlo è – come riporta il sito web ansa.it – l’avvocato Mario Cicchetti, legali di Eugenio Manzo e Matilde Memoli, genitori di Arianna, che, a questo punto, ha deciso di chiedere alla Corte di Appello di Salerno, davanti alla quale è in corso il procedimento di secondo grado di giudizio, di anticipare l’udienza fissata per il prossimo 26 maggio “in considerazione dell’urgenza di definire il contenzioso per i motivi ben noti alla Corte”.

La transazione, per oltre 3 milioni di euro, si è bloccata, secondo quanto fa sapere l’avvocato della famiglia Manzo, a causa di una comunicazione dell’Asl di Salerno (anch’essa coinvolta nella vicenda, ndr) con la quale, scrive Cicchetti, è stata manifestata “…la volontà di respingere l’ipotesi di accordo transattivo”.

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