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Casasola: “Vogliamo arrivare in alto, la Sud Siberiano…” Sport 

Casasola: “Vogliamo arrivare in alto, la Sud Siberiano…”

Prima di tutto la Salernitana. Lo dice a chiare lettere nell’intervista rilasciata al quotidiano Il Mattino il difensore Tiago Casasola che vuole provare a vincere alla corte di Lotito e Mezzaroma.

“Se penso ai 10 punti conquistati in queste prime sette partite di campionato ritengo il nostro avvio comunque positivo. Certo, ci sono sempre dei rimpianti perché potevamo e possiamo fare di più. Ma 10 punti non sono certo pochi soprattutto se consideriamo le squadre affrontate. Il campionato è lungo, tosto e difficile,ma penso che siamo sulla buona strada. Possiamo fare tanto: dove arriveremo non lo so. Almeno ai play off, comunque. Ma per le qualità che ha la Salernitana credo che possiamo fare cose molto importanti, sebbene il campionato cadetto sia sempre imprevedibile”.

LA MAXI SQUALIFICA A SCHIAVI

“Ci è dispiaciuto molto. Pensare di non avere il nostro capitano per quattro partite pesa. E poi c’è anche lo stop del Mister che non avremo in panchina contro il Perugia. Per noi saranno sicuramente degli handicap. Raffaele (Schiavi ndr) ci da sempre una spinta in più. Rigore?  Non mi piace parlare degli arbitri. Ma il fallo lo abbiamo visto tutti: era netto. Io voglio pensare solo alla Salernitana e a fare bene per questa maglia”.

IL MODULO

“Mi trovo molto bene con il 3 – 5 – 2. Sto giocando da esterno: un ruolo che mi consente di spingere tanto. Mi piace arrivare sul fondo e servire assistenza ai miei compagni in area di rigore. Onestamente penso che tutta la squadra si trovi a suo agio con questo spartito tattico. Ruolo? Non ho particolari preferenze. Cerco sempre di adattarmi a quello che chiede l’allenatore. Quando gioco centrale cerco di difendere. Quando sono quinto cerco di spingere. Quando gioco terzino cerco di fare l’uno e l’altro. Cerco di dare sempre il mio contributo”.

LA FASE OFFENSIVA

“Dobbiamo migliorare la fase offensiva: ci manca qualcosa in avanti. Intendiamoci: non parlo degli attaccanti, ma di tutta la squadra che deve cercare di giocare più la palla per arrivare in area di rigore. Manca la stoccata finale che sicuramente arriverà nelle prossime partite. La squadra ha tutte le carte in regola per riuscirci. Sono sicuro che con il passare del tempo cresceremo anche sotto questo aspetto”.

DOVE PUÒ ARRIVARE LA SALERNITANA

“Vogliamo arrivare il più in alto possibile. Se arriviamo come terzi tanto meglio. L’obiettivo è quello di vincere sempre. Sfido chiunque a pensare il contrario. Ogni squadra pensa di provare ad arrivare prima delle altre. In quest’ottica noi prima cercheremo di vincere il campionato e se non ci riusciamo cercheremo di arrivare ai play off e… di vincerli”.

IL RAPPORTO CON LA CITTÀ

“Mi sento bene, mi trovo benissimo in questa città. È come se fossi a casa. Sono argentino e sono abituato alla passione della gente per il calcio. I tifosi della Salernitana ci sono sempre vicino: in casa e in trasferta. E questo aiuta tantissimo. Anche per loro vogliamo fare un campionato importante. Siamo consapevoli che questa squadra non è nostra: non è dei giocatori, ma dell’intera città di Salerno. Noi vogliamo vincere per tutti loro”.

I TIFOSI GRANATA

“L’Arechi somiglia allo stadio del Boca Junior, dove sono cresciuto. Perché la curva è veramente vicina. La spinta della Sud-Siberiano mi ricorda “La Doce” – “La 12” – come gli Xeneizes (i tifosi del Boca Junior ndr) chiamano la curva de “La Bombonera”. Ci sono stato tante volte: mi piaceva andare in curva e da calciatore mi piace sentire il calore della gente che spinge la squadra. Quando entro all’Arechi penso all’Argentina”.

LA CONVOCAZIONE CON LA NAZIONALE ARGENTINA

“Sì, ci penso. Sarebbe veramente una bellissima soddisfazione. Ma prima ci sono altre cose importanti. La nazionale adesso può aspettare. La prima cosa è fare bene con la maglia della Salernitana. Se faccio bene a Salerno chissà che non possa arrivare anche in nazionale”.

mm

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