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Casal Velino: corruzione e abuso d’ufficio, divieto di dimora per la sindaca Pisapia Attualità Provincia e Regione 

Casal Velino: corruzione e abuso d’ufficio, divieto di dimora per la sindaca Pisapia

Corruzione e abuso d’ufficio: divieto di dimora a Casal Velino per la sindaca Silvia Pisapia. Affidamenti illegittimi, attestazioni false, favori a cooperative “amiche”, assunzioni fasulle, una concessione edilizia in zona agricola per la casa del marito.

Una vera e propria bufera giudiziaria si è abbattuta questa mattina sul Comune di Casal Velino. Quattordici in tutto le persone indagate tra cui la sindaca Pisapia per la quale il gip Sergio Marotta del tribunale di Vallo della Lucania ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora. Numerosi i reati contestati a vario titolo alle persone coinvolte: dalla corruzione all’abuso d’ufficio, dalla truffa al peculato.

L’inchiesta è stata diretta dal procuratore di Vallo della Lucania Antonio Ricci e dal sostituto Vincenzo Palumbo. Nei guai sono finiti amministratori comunali, funzionari ed imprenditori. Le indagini sono state portate a termine, dal 2015 al 2018, dai carabinieri della stazione di Acquavella comandati dal maresciallo Domenico Castiello e coordinati all’epoca dei fatti dal capitano Mennato Malgieri, comandante della compagnia di Vallo della Lucania.

Sotto la lente degli inquirenti l’affidamento dei servizi portuali, della raccolta dei rifiuti, dei servizi di manutenzione e delle mense scolastiche. Ma anche una concessione edilizia illegittima per la casa del marito del sindaco in zona agricola e una mega truffa alla Regione per l’ottenimento di finanziamenti per le aree pip. Tra gli indagati anche l’ex sindaco Domenico Giordano (attuale vicesindaco), l’ex presidente del Consac Luigi Rispoli e il responsabile della polizia municipale Giuseppe Schiavo.

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