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Carte e documenti falsi per lavorare nelle scuole, 30 indagati Attualità Provincia e Regione 

Carte e documenti falsi per lavorare nelle scuole, 30 indagati

Carte e documenti falsi per lavorare nelle scuole nel Nord Italia, 30 indagati. Le accuse mosse dalla procura di Nocera Inferiore, che ha concluso le indagini, sono di falso materiale e truffa. Nell’indagine è accusato anche un assessore di Castel San Giorgio, G.D.C. , in concorso, per le assunzioni fittizie del personale tecnico amministrativo presso tre istituti scolastici, con il contestato rilascio di certificati ritenuti falsi aventi a oggetto l’esecuzione della prestazione lavorativa. In questo caso, avrebbe indotto in errore le scuole che assumevano il personale riconoscendogli punteggio aggiuntivo illegittimo, procurandosi a sua volta un ingiusto profitto con pari danno per l’erario che erogava retribuzioni non previste. I fatti vanno dal 2011 al 2015. La Procura di Nocera Inferiore contesta inoltre accuse per presentazione di certificati di servizio falsi, mancati versamenti all’Inps e servizio dichiarato ma mai prestato, in un filone di accertamenti sui bidelli salernitani in servizio nelle regioni del centro-nord Italia. Negli atti ci sono le dichiarazioni presentate dai bidelli salernitana all’atto dell’inserimento nelle liste per le supplenze di istituto per il triennio 2018-2021, con l’Ufficio scolastico regionale a verificare le segnalazioni che arrivano da scuole del Lazio e della Lombardia, ad esempio, in riferimento a presunti certificati di servizio non veritieri. I bidelli – sempre secondola pubblica accusa (scrive il Mattino) – venivano inseriti nelle graduatorie di istituto di terza fascia in Veneto, Lombardia e Toscana, dichiarando di aver prestato servizio in scuole che non sarebbero esistite.

 

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