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Canile a Sarno, appalto revocato alla ditta vicina ai clan Cronaca 

Canile a Sarno, appalto revocato alla ditta vicina ai clan

Le mani dei Casalesi sull’appalto per il canile, il Comune revoca l’affidamento. L’appalto per l’affidamento del servizio di custodia e mantenimento dei cani randagi sul territorio comunale di Sarno finisce nella bufera. A destare sospetto fu la presenza in Comune del rappresentante dell’associazione che si aggiudicò la gara nel aprile 2018 con un ribasso del 22%. Francesco Petito , 50enne di Casal di Principe, detto “O’ Mussut”, è persona nota alle cronache giudiziarie con un passato di esponente di spicco dei clan casertani (come riportato anche da alcuni collaboratori di giustizia durante delle indagini preliminari svoltesi nel 2011), il quale era presente alla seduta di gara, aperta al pubblico. A seguito dell’affidamento del servizio e della presenza “sospetta”, il Comune, dopo una denuncia del nostro giornale, richiese alla Prefettura approfondite verifiche sull’associazione, al fine di procedere con regolarità all’aggiudicazione definitiva dell’appalto. Quest’ultima informò l’ufficio Antimafia della Prefettura di Caserta per competenza. In seguito, il 28 agosto scorso, il Comune è venuto a conoscenza dell’adozione di un provvedimento del Comune di Torre del Greco di revoca in autotutela dell’aggiudicazione di una procedura di gara nei confronti della medesima associazione animalista, a causa dell’emissione da parte della Prefettura di Caserta di interdittiva antimafia, a carico della stessa. Motivo per cui il Comune ha revocato con decorrenza immediata l’affidamento del servizio.

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