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Brexit, le conseguenze per i viaggi in caso di “no deal” Italia e Mondo Turismo ed Eventi 

Brexit, le conseguenze per i viaggi in caso di “no deal”

Cosa cambia
Dopo il 29 marzo, il vuoto giuridico di un no deal, in particolar modo sul fronte commerciale, potrebbe lasciare a terra i voli tra Gran Bretagna e Ue. Per questo motivo, riporta il Corriere della Sera, c’è chi, come Thomas Cook, è già corso ai ripari. L’operatore ha avvertito che non si assumerà alcuna responsabilità nel casao di cancellazioni o ritardi causati da chiusure dello spazio aereo dopo la Brexit.
Gli spostamenti saranno sempre più difficili e costosi. I passeggeri in transito negli scali Uk potrebbero dover far fronte a lunghe code ai controlli di frontiera e a telefonate internazionali particolarmente costose. La Brexit potrebbe infatti far tornare i costi sul roaming. (fonte: ttgitalia.com)

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