You are here
Botte e sequestro di persona, arrestato un 36enne di Montecorvino Rovella Provincia e Regione 

Botte e sequestro di persona, arrestato un 36enne di Montecorvino Rovella

Arrestato un 36enne, Marco Cristiano,  ammanettato dai carabinieri a Montecorvino Rovella, perché accusato di concorso in sequestro di persona, lesioni aggravate e rapina ai danni di un uomo di Pontecagnano, di 43 anni, pure con numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio. L’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del tribunale di Salerno su richiesta della Procura.  Il provvedimento scaturisce dalle indagini avviate dai carabinieri della Stazione di Giffoni Valle Piana quando, il 24 novembre 2019, dopo essere stati allertati da una telefonata, trovarono presso un poligono di tiro situato in località Colle della Maddalena una persona denudata con evidenti segni di tumefazione al viso, poi identificato nel 43enne pontecagnanese.  Soccorso e medicato presso l’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno (dove i medici gli diagnosticarono 20 giorni di prognosi per trauma contusivo con varie fratture facciali), il malcapitato riferì ai militari di essere stato oggetto, la sera precedente, di una cruenta aggressione ad opera di 3 – 4 individui, di cui non era in grado di fornire elementi per l’identificazione se non quello che taluni di essi avessero un accento straniero. Raccontò di essere stato sorpreso alle spalle mentre camminava a piedi in Via Picentia di Pontecagnano dai malviventi, che iniziarono a pestarlo violentemente con calci e pugni, per poi rinchiuderlo all’interno di un’autovettura e trasportarlo nel poligono situato in una zona collinare. Qui venne completamente denudato, ancora pestato a sangue ed abbandonato dopo essere strato violentemente derubato degli indumenti, degli effetti personali e del suo telefonino.

L’immediata acquisizione dei filmati di videosorveglianza del poligono di tiro da parte dei carabinieri della Stazione di Giffoni consentì di individuare, in un orario compatibile con la violenta aggressione, l’automobile – una Mercedes modello ML 270 di colore grigio con targa bulgara – utilizzata dai malviventi. Da qui l’identificazione di Cristiano, proprietario ed utilizzatore del veicolo, quale uno dei protagonisti – se non il principale – dell’aggressione. Infatti, individuata la sua autovettura, grazie al raffronto di taluni particolari emersi dalla visione delle immagini, i carabinieri, dopo un servizio di osservazione eseguito a Pontecagnano la sera del 25 novembre successivo, hanno proceduto al controllo ed al sequestro dei veicolo, alla cui guida vi era il pregiudicato, ma anche alla perquisizione  domiciliare a carico dello stesso. Il rinvenimento di tracce ematiche all’interno dell’auto, e precisamente nel vano portabagagli, hanno consentito l’estrapolazione di un profilo genetico che, comparato con quello appartenente alla vittima del cruento pestaggio, ne ha fatto emergere una perfetta concordanza biologica.  Elemento, quest’ultimo, pienamente compatibile con le dichiarazioni rese dalla parte offesa (tra l’atro valutate assolutamente attendibili dal Gio), a cui si è aggiunto anche il maldestro tentativo di lavaggio della tappezzeria dell’auto all’indomani dell’aggressione. In sintesi, l’esito complessivo delle investigazioni, dirette e coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha permesso di documentare gravi indizi di colpevolezza a carico del pregiudicato di Montecorvino Rovella, pienamente condivisi dal Gip che ha disposto la misura cautelare.  Proseguono le indagini per l’individuazione dei complici e del movente dell’aggressione, su cui la vittima ha offerto scarsa collaborazione, ma da ricondurre presumibilmente ad ambienti delinquenziali.

scritto da 







Related posts