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Bonus spesa a Vietri sul Mare, la minoranza chiama la Guardia di Finanza Provincia e Regione 

Bonus spesa a Vietri sul Mare, la minoranza chiama la Guardia di Finanza

L’opposizione del Comune di Vietri sul Mare chiede l’intervento della Guardia di Finanza per la mancata trasparenza nella distribuzione dei “Buoni spesa Covid” da parte dell’Amministrazione Comunale. Con un esposto in data 16 luglio 2020, i membri della Commissione Assistenza Roberta Pecoraro ed Emilia Senatore denunciano la totale mancanza di trasparenza con cui l’Amministrazione Comunale di Vietri sul Mare ha distribuito i “Buoni spesa” in occasione del periodo d’emergenza Covid 19, invocando l’intervento di Guardia di Finanza, Prefetto e Procura della Repubblica.
All’inizio del mese di Aprile 2020, i suddetti membri della Commissione, avendo rilevato che la misura relativa ai Buoni Spesa, disposta dallo Stato, non era stata adeguatamente pubblicizzata tra i cittadini chiusi in casa per la quarantena, richiedevano di “individuare e pubblicare, in modo chiaro, certo ed univoco, quali fossero i requisiti, le modalità ed i termini della proposizione della domanda dei buoni pasto”, nonché di garantire a tutti la stessa possibilità di accedervi attraverso la distribuzione di moduli prestampati distribuiti su tutto il territorio comunale, e l’attivazione di un apposito servizio telefonico/WhatsApp.
La distribuzione dei Buoni Spesa è proseguita, tuttavia, ignorando completamente le richieste di trasparenza ed equità dei suddetti membri, anzi estromettendole completamente dal processo decisionale, impedendo loro persino di conoscere le generalità di tutti i beneficiari della misura, invocando la normativa sulla privacy in modo del tutto illegittimo, dal momento che loro stesse, in qualità di commissari, sono ugualmente “garanti di democrazia, equità e tutela delle fasce più deboli”. Pecoraro e Senatore evidenziano che “il Comune di Vietri sul mare ha distribuito circa 90.000,00 euro, tra contributi comunali e statali, tuttavia, alla Commissione Assistenza, ed ai suoi membri, non è dato sapere a chi ed in base a quale graduatoria”.
I suddetti membri della commissione hanno chiesto, dunque, ”l’intervento immediato della Guardia di Finanza affinché effettui tutte le indagini del caso”.

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