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Bomba a Scafati, tre sospettati incastrati dalle telecamere Provincia e Regione 

Bomba a Scafati, tre sospettati incastrati dalle telecamere

Tre personaggi, legati alla malavita scafatese, sospettati per la bomba fatta esplodere l’altra notte davanti al negozio Annabel di Via Martiri d’Ungheria a Scafati e di proprietà della madre di Teresa Cannavacciuolo, alias lady cocaina. La pista che si segue è proprio quella legata alla droga. Il titolare del fascicolo di inchiesta, Anna Chiara Fasano, sostituto procuratore di Nocera Inferiore attende le informative dei carabinieri per iscrivere sul registro degli indagati gli attuali sospettati. I militari della tenenza scafatese, supportati dai colleghi del reparto territoriale di Nocera Inferiore hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere posizionate in via Martiri d’Ungheria. Il sistema di videosorveglianza avrebbe immortalato proprio i tre sospettati davanti al negozio di abbigliamento per bambini poco prima che scoppiasse l’ordigno artigianale e darsi alla fuga. Che la bomba artigianale fosse indirizzata alla figlia del titolare del negozio Teresa Cannavacciuolo se sono straconvinti gli inquirenti che proprio sabato sera, poco prima dell’attentato, hanno sequestrato 25 grammi di droga. Il movente sarebbe legato proprio allo spaccio di sostanze stupefacenti, come ad esempio un debito maturato per una partita di droga non pagata. Ma non solo, perchè al vaglio degli investigatori ci sono anche le ipotisi personali e passionali. L’azione criuminosa è avvenuta tra sabato e domenica, intorno alle 3, con un forte boato che ha squarciato il silenzio della notte a Scafati. La forza esplosiva dell’ordigno ha fatto saltare una porta in vetro esterna ai locali commerciali arrecando ingenti danni. Proprio la Cannavacciuolo dopo il raid era stata ascoltata dai militari insieme alla madre. E lei stessa subito dopo l’attentato aveva postato sul facebook una frase (poi cancellata) ma facendo esplicito riferimento alla bomba: “Mi avete fatto il solletico”. Da ricordare che la stessa 38enne, compagna di Gaetano Cavallaro detto ‘o micione, quattro anni fa subì un ulteriore attentato nel quartiere Mariconda al bar “My Love”. Tra oggi e domani dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Inferiore potrebbe arrivare la svolta su quanto accaduto nell’ultimo week end di lockdown a Scafati.

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