Autonomia differenziata, De Luca: «Burocrazia zero e risorse uguali per tutti”
“Eravamo da soli il 16 febbraio a Roma a combattere contro l’Autonomia differenziata, le forze politiche erano distratte, così come alcune sigle sindacali – dice Vincenzo De Luca nel corso della consueta diretta Fb – ho visto ora con soddisfazione anche la presa di posizione di alcuni presidenti di Regione. Penso a Roberto Occhiuto e a Bardi, la battaglia deve continuare. Ma c’è assenza in questa battaglia al riferimento alla questione dei Fondi sviluppo e coesione ancora bloccati”.
Alcune proposte per il presidente De Luca sono indispensabili per mantenere l’unità d’Italia, a partire da quella che “vieta a tutte le Regioni di fare contratti integrativi regionali per la sanità e la scuola. Così potremmo anche evitare referendum e ricorsi alla Corte costituzionale. La battaglia va fatta su due fronti. Altro emendamento deve riguardare questo: tutte le regioni devono avere la stessa quantità di risorse per la sanità in riferimento alla popolazione, così come il numero di dipendenti”.
De Luca dice: “Dobbiamo fare le barricate contro questa Autonomia”.
“La Campania chiede più poteri su alcune materie contro la palude burocratica romana – spiega il governatore – perfino sui fondi di coesione ci sono ministri che vogliono decidere per noi. La Campania ha chiesto più poteri su alcuni temi: pareri ambientali, verifica Via e Via su opere di rilievo regionale; impianti energetici ed eolici; piani paesaggistici; trasformazione edilizia e urbanistica in aree non vincolate; portualità; insediamenti produttivi e Zes, zone economiche speciali: approvazione del silenzio-assenso in tema di tutela paesaggistica. Sono sette punti proposti da noi quattro anni fa, e ne aggiungo un altro: competenza non esclusiva con l’Unione europea sui fondi europei”.