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Armi e droga a Sarno, sconto in appello: La Rocca e soci non sono un clan Cronaca Provincia e Regione 

Armi e droga a Sarno, sconto in appello: La Rocca e soci non sono un clan

Spaccio e detenzione di armi, ieri l’ultimo atto del processo in Appello per La Rocca e soci. La Procura generale aveva chiesto l’applicazione dell’aggravante dell’associazione per il gruppo attivo sul territorio di Sarno, dopo le sentenze emesse con rito abbreviato a carico degli imputati: respinta la richiesta della pubblica e sconto di pena per gli imputati.   In primo grado il giudice per le udienze preliminari aveva comminato otto anni e sei mesi di reclusione a  Nicola La Rocca (per lui 7 anni), sarnese e presunto capo, a suo padre Francesco Paolo La Rocca (5 anni e 4 mesi)Francesco Soriente (4 anni e 11 mesi)Domenico Sirica Imparato (3 anni e 5 mesi),  Carlo Albero (4 anni e 7 mesi),  Gaetano Litrico (2 anni e mezzo),  Giovanni Stellato (3 anni e 2 mesi),  Angelo Giudice (2 anni e 2 mesi) e  Antonio Commesso (2 anni).  L’intera inchiesta si era svolta con l’utilizzo di intercettazioni ambientali e telefoniche, tra pedinamenti e lavori di individuazione delle piazze di spaccio del territorio sarnese e delle modalità di commercio al dettaglio. Il blitz avvenne nell’autunno del 2018 con indagini partite dalla perquisizione con arresto a carico di un appartenente al gruppo risalente al 2016, col ritrovamento di un fucile da guerra Ak/47, il kalashnikov, una pistola semiautomatica cal. 9×18 con munizioni,107 grammi di cocaina, 274 di maijuana e oltre5 kg di hashish. (ma.me.)

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