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Ambiente: per il Rapporto 2018 Green Italy la Lombardia prima per imprese “verdi” Economia Italia e Mondo 

Ambiente: per il Rapporto 2018 Green Italy la Lombardia prima per imprese “verdi”

La Lombardia è la prima regione per imprese “verdi” nel Rapporto 2018 Green Italy, realizzato da Symbola e Unioncamere (promosso in collaborazione con il Conai e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’ambiente).
La maggior parte delle imprese che hanno effettuato eco-investimenti nel periodo 2014-2017 o investiranno nel 2018 in prodotti e tecnologie green si colloca nelle regioni del Nord: la Lombardia ha il più alto numero di imprese eco-investitrici nel periodo considerato, quasi 62.000, il 17,8% del totale nazionale. Segue nella graduatoria il Veneto, con quasi 35.000 unità, che concentra il 10,1% delle investitrici green del Paese e tre regioni con valori superiori a 25 mila imprese investitrici green: nell’ordine Lazio, Emilia-Romagna e Campania.
Per quanto riguarda quella che viene denominata la “propensione green” dei territori, presentano valori elevati regioni del Sud come la Calabria, la Basilicata, il Molise e la Sardegna (tutte con quote comprese tra il 26% e il 29%), ma anche regioni del Nord Est come Trentino-Alto Adige (prima con il quasi il 29%), Veneto e Friuli Venezia Giulia; terzo il Piemonte, con una quota di imprese green sul totale pari al 26,8%.
Tra le regioni italiane spicca per richiesta di “green jobs” la Lombardia, con 123.380 contratti relativi a green jobs la cui attivazione è prevista dalle imprese nel 2018, pari al 26,1% del totale nazionale. Seguono a distanza l’Emilia Romagna e il Lazio, entrambe con circa 45.500 nuovi contratti e quota di poco inferiore al 10% e il Veneto, con quasi 43.000 contratti (9,0%). Al quinto posto si colloca un’altra regione del Nord, il Piemonte, dove la domanda di green jobs è pari a quasi 39.000 nuovi contratti (8,2%).
La prima regione meridionale nella graduatoria è la Campania, al sesto posto, dove si sfiorano le 29.500 unità (6,2%). Si contano oltre 20.000 nuovi contratti anche in Toscana (5,0%) e Puglia (4,4%), mentre in Sicilia (4,2%), questa soglia non viene raggiunta che per poche unità.
In termini di incidenza di green jobs sul totale delle figure professionali richieste, è il Nord Ovest ad emergere (media di ripartizione pari a quasi il 13%), con Lombardia (13,3%) e Piemonte (12,7%) ad occupare le prime due posizioni della relativa graduatoria regionale.
La Basilicata, che, con una quota pari al 12,6%, mostra una propensione verso l’assunzione di green jobs significativamente superiore sia a quella della prima regione del Nord Est in classifica, il Friuli Venezia Giulia (11,2%), sia a quella del Lazio (10,7%). Perfettamente in linea con il 10,4% nazionale è il dato dell’Emilia Romagna, mentre tutte le altre regioni mostrano incidenze di green jobs rispetto al totale delle figure professionali previste in nuovi contratti per il 2018 al di sotto dello standard nazionale.
Quanto ai contratti relativi a green jobs per il 2018, sempre prima è la Lombardia, dove se ne contano 123.380, pari a poco più di un quarto del totale nazionale (26,1%); seguita da Emilia-Romagna (45.562), Lazio (45.480), Veneto (42.654) e Piemonte (38.869).
“La Lombardia – commenta l’assessore regionale all’Ambiente e Clima, Raffaele Cattaneo – è la Regione leader, in Italia e in Europa, per i cosiddetti green jobs e per le aziende eco-investitrici che danno valore aggiunto al sistema di sostenibilità che è già in atto. Questa peculiarita’ che non nasce oggi, ma affonda le sue radici in una consapevolezza diffusa che e’ tipica del nostro territorio ed e’ la conferma che l’impianto non solo funziona, ma conviene perche’ la sostenibilita’ ambientale coinvolge il sistema economico, la competitivita’ e produce valore. E’ la sfida del futuro e chi sapra’ cogliere le opportunita’ che ne derivano riuscira’ ad attestarsi sempre di piu’ sulla cresta dell’innovazione”. (fonte: regioni.it)

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