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Ambientalisti e tutela consumatore: multe per lo skateboard? Fumo negli occhi a Salerno Attualità 

Ambientalisti e tutela consumatore: multe per lo skateboard? Fumo negli occhi a Salerno

In merito alle multe notificate ai genitori dei ragazzini che praticavano lo skateboard a Salerno, in qualità di presidente e vicepresidente dell’Associazione “Help Tutela e Sostegno dei Consumatori”, intendiamo porre l’attenzione su quello che riteniamo sia il problema di fondo di questa vicenda. Queste sanzioni, messe in atto in periodo di campagna elettorale, rappresentano l’emblema della politica che da anni si fa in questa città: quando non esiste un vero controllo del territorio, si butta fumo negli occhi dei cittadini utilizzando le poche pattuglie della Polizia Municipale per colpire non i veri criminali, ma i giovanissimi skaters che qui non hanno spazi per esprimere la propria creatività.

Ricordiamo che Salerno si è piazzata agli ultimi posti per la qualità della vita nell’ultima classifica del Sole 24 ore. L’indagine, divisa per fasce d’età, ha visto il capoluogo salernitano crollato al 101esimo posto su 107 province per la vivibilità dei più piccoli. I giovani rimasti a Salerno, che non sono fuggiti (ma solo perché non è ancora nella loro possibilità scappare), vengono multati e repressi, anziché vedersi dedicare aree attrezzate per far far emergere la loro legittima voglia di crescere, in luoghi idonei dove potersi esprimere e divertire ed in cui, al contempo, venga garantita la sicurezza ai cittadini ed il rispetto delle regole.

Quest’anno lo skateboard è sport olimpico per la prima volta nella storia della competizione. Ma, mentre in altre città italiane ci si sta organizzando da tempo con spazi ed impianti idonei, ci chiediamo che fine abbia fatto il progetto dello “skatepark” che avrebbe dovuto contribuire alla riqualificazione del lungomare della zona orientale. Nel 2019 l’assessore Mimmo De Maio dichiarava in merito agli skaters: «Uno spazio riservato è doveroso nonché necessario. Il progetto ci convince moltissimo e stiamo cercando di capire come intercettare risorse per realizzarlo». A distanza di oltre due anni, nulla è stato fatto.

Questa vicenda rappresenta l’apice del fallimento di questa amministrazione comunale, che ha tagliato i servizi, dall’anagrafe alla cultura, che non garantisce più nulla e che negli ultimi cinque anni ha dato un colpo mortale al nostro futuro. Una Salerno che non è a misura dei giovani e, che dimostra, con questa giunta comunale, non solo di essere incapace di dare risposte, ma anche di ascoltare le esigenze dei più piccoli e degli adolescenti. Nelle vesti di appartenenti alla generazione dei quarantenni, abbiamo visto tanti nostri coetanei andare via per crearsi un futuro fuori da questa città, che non offre occupazione a chi non fa parte del sistema di potere. Auspichiamo, dunque, che la società civile di questa città, che vuole rinascere, che vuole crescere e che oggi, più che mai, ha bisogno di una nuova classe politica che ascolti i cittadini sempre, per cinque anni e non solo per i mesi di campagna elettorale, chieda di essere riscattata.

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