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Altavilla, badante uccisa: in carcere l’incensurato Gerardo Cappetta. Delitto passionale Provincia e Regione 

Altavilla, badante uccisa: in carcere l’incensurato Gerardo Cappetta. Delitto passionale

Una storia passionale dietro il delitto della moldava, strangolata in vasca da bagno a marzo. In manette è finito il 50enne incensurato Gerardo Cappetta, figlio dell’anziana dove lavorava  Snejana Bunacalea (marito e due figli nel suo Paese natale). L’uomo, nel corso della convivenza sotto lo stesso tetto con la badante moldava, si era invaghito della donna, equivocando alcuni comportamenti della 43enne e non accettando che la stessa avesse iniziato a frequentare un altro suo conoscente, divenuto presto suo rivale in amore.  Un appuntamento a cena con quest’ultimo sarebbe  stata la causa scatenante del litigio che, nell’ipotesi degli inquirenti, sarebbe presto degenerato e avrebbe portato all’omicidio della donna, avvenuto nel bagno del primo piano della villetta dove entrambi vivevano ad Altavilla Silentina. Raggiunta mentre si stava lavando, dopo essere riuscito a sopraffarla cogliendola di sorpresa, l’uomo l’avrebbe affogata, tenendole schiacciata la testa sul fondo della vasca da bagno piena d’acqua. In seguito l’omicida si sarebbe reso conto di quanto accaduto e, solo dopo aver alterato la scena del crimine per simulare un incidente, avrebbe allertato i soccorsi. L’assenza di parenti e relazioni sul territorio italiano (l’ex marito e i due figli piccoli vivono in patria) ha fatto sì che le circostanze così anomale della morte fossero a livello mediatico presto ricondotte ad un possibile incidente, anche in virtù del fatto che il principale sospettato, oggi condotto in carcere, viveva una quotidianità particolarmente riservata e non si era mai reso responsabile di gesti o comportamenti contrari alla legge. Tra domani e mercoledì l’interrogatorio di garanzia: Cappetta risponde di omicidio volontario.

 

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