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Allontanamento dell’infettivologo Luigi Greco dal Ruggi, la Uil: “L’azienda ospedaliera ci ripensi” Attualità 

Allontanamento dell’infettivologo Luigi Greco dal Ruggi, la Uil: “L’azienda ospedaliera ci ripensi”

“L’allontanamento del dottore Luigi Greco dal servizio presso il reparto Infettivi dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno è del tutto incomprensibile a parere di questa segreteria per il semplice fatto che Greco era stato richiamato in servizio per la sua ultradecennale competenza nella diagnosi e terapia delle Malattie Infettive e non per la competenza in tema di direzione aziendale o strategica di una Azienda Ospedaliera”.
Così la Uil Fpl Salerno commenta quanto accaduto all’ospedale Ruggi. “E’ da medico sul campo ha evidenziato le criticità, condivise da moltissimi operatori del Ruggi, legate alle scelte organizzative della direzione strategica dell’Azienda. Criticità più volte segnalate attraverso note sindacali e comunicati stampa da questa organizzazione sindacale nell’impossibilità contingente di adire agli strumenti del confronto tra le parti”.
“Il dottore Greco ha espresso le sue personali preoccupazioni sulle citate scelte organizzative nell’interesse prima di tutto dell’utenza che quotidianamente si rivolge all’Azienda, le ha espresse dal punto di vista del sanitario clinico e di autorevole rappresentante della comunità scientifica degli infettivologi, non era legato ad alcun vincolo di dipendenza con l’Azienda perchè in servizio in qualità di consulente, è intervenuto per dare un forte messaggio di rassicurazione per la pubblica opinione che il sistema comunque sarà in grado di  proteggere la popolazione dal Covid-19”.
“Il suo allontanamento immotivato fa perdere alla nostra comunità una risorsa preziosa ed una competenza  appassionata. Un auspicabile ripensamento della direzione strategica dell’Azienda sarebbe il segnale alla pubblica opinione che le direzioni strategiche aziendali operano, pur tra mille difficoltà, nell’esclusivo interesse della tutela della salute dei cittadini”.

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