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Alloggi popolari a Scafati: lady usura in graduatoria Cronaca Provincia e Regione 

Alloggi popolari a Scafati: lady usura in graduatoria

Condannata per usura e avente di diritto di un alloggio di edilizia residenziale pubblica a Scafati come emerge dalla graduatoria definitiva stilata dalla commissione provinciale che si occupa delle assegnazioni. Dopo la condanna in primo grado, potrebbe profilarsi una nuova tegola per Maria Neve Perrotti , la 52enne moglie di Antonio Davide alias “u messican”, dopo i guai derivanti dal processo “Get a Money”. La donna attualmente ai domiciliari, infatti, è risultata tra gli aventi diritto, al 141esimo posto, per la consegna di un nuovo immobile costruito con i soldi dello Stato nella città dell’Agro. Il punteggio di selezione attribuitole dalla commissione provinciale è stato di 6, esattamente la metà di chi si è classificato ai primi posti. Per ora gli alloggi disponibili sul territorio comunale scafatese sono solo 50, ma dovessero costruirne altri la Perrotti, allo scorrere della graduatoria, potrebbe ottenere una casa popolare. La questione ha creato sconcerto tra chi si è trovato il nome degli aggiudicatari della lista, che potrebbe decadere soltanto in casa di condanna definitiva. Infatti, l’avvocato della donna, il legale Gennaro De Gennaro , sta preparando il ricorso in Appello per ribaltare la sentenza in primo grado. Con il giudizio in itinere, però, il suo diritto a ottenere una casa, nonché condannata per usura in primo grado, resta tutelato. La donna non è l’unica persona con condanne e precedenti penali alle spalle all’interno della graduatoria. Al 100esimo posto infatti troviamo Teresa Cannavacciuolo , conosciuta in città come “Lady Cocaina”. Nel 2016, infatti, aveva nascosto la droga in un vano che confinava con il bar che gestiva, il “My Love”, e per quei fatti la magistratura l’ha condannata a tre anni, sette mesi e venti giorni di reclusione. Come la Perrotti, anche lei con i suoi punti potrebbe ottenere un nuovo alloggio popolare. Ovviamente si tratta di richieste precedenti rispetto ai guai giudiziari delle due donne, poiché il bando pubblico per l’assegnazione degli alloggi affonda le radici nel lontano ottobre 2002. Toccherà adesso al Comune procedere alla definitiva assegnazione agli aventi diritto, in base ai requisiti aggiornati dalla graduatoria definitiva. Allo stato di fatto, sono soltanto due gli immobili liberi. La graduatoria definitiva permetterà l’assegnazione degli alloggi disponibili, con lo sgombero di quelli eventualmente occupati senza titolo. Una questione che aveva tirato in ballo proprio Davide, marito della Perrotti, occupante di una casa popolare che era stata già abitazione di alcuni esponenti del clan Loreto- Ridosso in pieno centro. I canoni di locazione mensili vanno dai 13 ai 300 euro e fruttano al Comune circa 45.500 euro l’anno, una media di appena 900 euro ad immobile.Fonte: La Città di Salerno

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