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Aeroporto di Salerno, la guerra politica che blocca l’operazione rilancio Attualità Primo piano 

Aeroporto di Salerno, la guerra politica che blocca l’operazione rilancio

Chi sarà ad intestarsi i meriti per il definitivo via libera all’entrata in funzione dell’Aeroporto di Salerno? E’ la domanda a cui bisogna rispondere per capire il motivo dei continui ritardi, sia da parte del Governo attuale che di quelli precedenti, nel firmare i decreti che autorizzano Enac a sottoscrivere il contratto pluriennale con la società di gestione. Che, salvo sorprese, sarà Gesac, la stessa che da anni gestisce con successo l’Aeroporto Internazionale di Napoli Capodichino. Le ultime verifiche sui progetti sono state effettuate e i dirigenti dei ministeri di Infrastrutture e Trasporti ed Economia hanno espresso il loro parere positivo, rimandando ai ministri Danilo Toninelli e Giovanni Tria il compito di apporre le firme sul decreto congiunto. Dalla Campania, e adesso anche dalla Basilicata dove il neo presidente della Regione, Vito Bardi, è guarda caso un campano d’adozione e da anni vive a Napoli, minacciano una mobilitazione generale che coinvolga anche le imprese per mettere pressione al Governo. In realtà, secondo quanto sostengono fonti ministeriali interpellate dal Denaro, il problema sarebbe proprio questo. Tra qualche mese inizierà la campagna elettorale per le elezioni regionali in Campania e nessuno, a Roma, vuole dare un’arma di propaganda al presidente uscente, Vincenzo De Luca, che tra l’altro è proprio il primo promotore della mobilitazione generale. Un tira e molla che rischia di avere ripercussioni negative sul futuro dello scalo salernitano, visto che la proprietà di Gesac – nello specifico la famiglia Ligresti attraverso il fondo F2I – potrebbe stancarsi di queste beghe politiche e dirottare altrove (in Puglia?) i propri interessi. I tempi di entrata in funzione dell’aeroporto “Costa d’Amalfi” al momento sono indefinibili. Infatti dopo il nulla osta del Governo bisogna firmare il contratto di concessione pluriennale con Enac e, infine, pubblicare i bandi per allungamento e potenziamento della pista, dotazioni tecnologiche, viabilità di ingresso e uscita, viabilità di collegamento, parcheggi, attività commerciali e di servizi. (fonte: ildenaro.it)

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