Aeroporto di Salerno, imprenditori a raccolta. Intanto all’uscio c’è una fantomatica compagnia aerea…

Gli imprenditori salernitani del turismo ma anche dell’industria, dell’enogastronomia e dell’artigianato e quanti hanno a cuore l’aeroporto di Pontecagnano hanno deciso di scendere in campo per prendere in mano il destino dello scalo, oggi aperto solo ai voli privati. Nel pomeriggio all’Hotel Mec di Paestum, in un pubblico incontro, sottoscriveranno un documento congiunto nel quale chiederanno che si provveda subito a fornire il “Salerno Costa d’Amalfi” di tutte le risorse e le autorizzazioni per il suo rilancio definitivo. La richiesta sarà inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, al Ministro Economia e Finanze Giovanni Tria, all’Enac (l’Ente Nazionale Aviazione Civile) nelle persone del suo presidente e del direttore generale, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, ai vertici ed ai soci della società Aeroporto di Salerno – Costa D’Amalfi Spa.

Nel documento sono spiegati i motivi della richiesta, ormai inderogabile per il rilancio dell’aeroporto picentino che dovrà servire per lo sviluppo del territorio salernitano ma anche per decongestionare il vicino Capodichino, vicino al collasso. L’aeroporto di Salerno è posizionato strategicamente, con le vicine Basilicata ed alta Calabria che rappresentano un bacino d’utenza dalle potenzialità altissime e pur essendo inserito nel piano aeroportuale regionale il suo “decollo” definitivo appare sempre lontano.

Gli imprenditori lamentano un ritardo negli adempimenti burocratici che non è più tollerabile e che mal si concilia con i tempi delle aziende e del mercato e, all’approvazione del Master Plan e relativo Piano di Sviluppo, chiedono che seguano i necessari successivi passaggi per rendere effettivamente efficace e funzionante una struttura che da decenni ha pesantemente condizionato il mancato sviluppo di migliaia di aziende sia nell’intera area di riferimento che dell’intera Campania e delle regioni meridionali limitrofe. E rimarcano: “L’intera provincia di Salerno non può perdere quest’ultima eccezionale opportunità di sviluppo e tutti, ognuno per le proprie competenze e responsabilità, non possono esimersi a ‘fare in fretta’ per dare a questo territorio una infrastruttura che lo tenga al passo con il mondo moderno”.

Intanto attorno allo scalo di Pontecagnano si registrano primi movimenti d’interesse per i voli, anche se si tratta solo di manifestazioni d’interesse. Come quella di una fantomatica compagnia maltese che vorrebbe fare di Salerno un hub per un aereo da soli 33 posti per voli low cost. Il condizionale è d’obbligo perché con una macchina tale a Pontecagnano si è già volato e non è certo conveniente per chi deve allestire dei charter, men che meno voli low cost che hanno bisogno di molti più posti per spalmare i costi. Ma non solo. Al momento esiste solo l’annuncio dell’arrivo dell’aereo, un Saab 340, ma di commercializzazione dei voli non v’è traccia, sia su internet che attraverso i canali usuali. Solo tratte sbandierate a destra e manca ma di concreto, visto che il tempo stringe e l’estate è dietro l’angolo, ancora niente. E da qui le prime perplessità.

La stessa presunta compagnia (forse meglio definirla virtual company) poi, che si appoggia ad una vera compagnia (estone), è figlia un’altra presunta compagnia maltese che due anni fa ha volato su Salerno creando non pochi problemi ad addetti ai lavori e passeggeri con operativi di volo cambiati all’improvviso ed avvisando i viaggiatori solo all’ultimo momento (con i disagi che è facile immaginare), per non parlare delle riprotezioni per le quali si è profilata all’orizzonte una vera e propria class action. Quindi l’annuncio “Su richiesta dei principali operatori locali” appare non propriamente fondato.

Si spera, ovviamente, che tutto questo sia solo un brutto sogno del passato, anche per evitare l’ennesima umiliazione per l’aeroporto di Salerno.