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Aeroporti Napoli-Salerno: fusione fatta, operativa dal 1° novembre Attualità Primo piano 

Aeroporti Napoli-Salerno: fusione fatta, operativa dal 1° novembre

È nata ufficialmente ieri pomeriggio la rete unica aeroportuale campana. Gesac e Aeroporto di Salerno spa sono diventate un’unica società, attraverso una fusione per incorporazione: Gesac ha acquisito la spa che gestisce lo scalo salernitano. A firmare il documento l’amministratore delegato di Gesac, Roberto Barbieri e il presidente del cda di Aeroporto di Salerno spa, Antonio Ferraro.

Ci sono voluti anni prima che le due società riuscissero a trovare un accordo in ottica di complementarietà dello sviluppo della rete aeroportuale regionale. Anni vissuti anche in aule di tribunali amministrativi, con una serie di ricorsi presentati sulla mancata concessione definitiva al volo prima e, poi, sui bandi pubblicati dalla vecchia gestione di Aeroporto di Salerno spa. Eppure il sì, alla fine, c’è stato. Lo sprint finale c’è stato nell’ultimo anno, quando è stata firmata la prima convezione, poi scaduta e rinnovata, tra le due società. E l’iter legale intero è stato seguito da Grimaldi Studio Legale, tra i massimi referenti del settore, e che, tra le altre cose, ha seguito anche l’unico altro caso di fusione societarie aeroportuali tra gli scali di Firenze e Pisa.

Fra una settimana esatta la nuova società unica sarà operativa. E, con essa, anche i nuovi assetti: 2i Aeroporti controlla l’82,65 per cento del capitale sociale, la Città Metropolitana di Napoli, l’11,875 per cento, il consorzio dell’aeroporti di Salerno il cinque per cento (il consorzio a sua volta è controllato all’80% dalla Regione Campania) e il Comune di Napoli lo 0,475 per cento.

Anche il consiglio di amministrazione della nuova società unica sarà allargato, ed esteso ad un ulteriore componente, per un totale di nove. Questi equilibri resteranno in piedi fino al 2043, anno in cui formalmente scade la concessione definitiva al volo ottenuta da pochi mesi dal Costa d’Amalfi, e che dovrà essere successivamente rinnovata. Non è un caso che anche il piano industriale congiunto del sistema aeroportuale campano abbia questa stessa scadenza. Proprio nel 2043, infatti, si arriverà come da previsioni inserite nel documento al risultato dei 5,5 milioni di passeggeri nel solo scalo salernitano. A cui, ovviamente, si affiancheranno le medie già attuali, potenziate laddove possibile, dell’aeroporto di Capodichino.

Il primo vero banco di prova della rete regionale unica, in realtà, sarà operativo già da questa stagione invernale. Sono 4.500 i voli di aviazione generale (e cioè i charter privati) che, da Napoli, saranno trasferiti nello scalo salernitano. (fonte: ilmattino.it)

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