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Addio ai Consorzi, in 60 senza lavoro nel Salernitano Cronaca Economia 

Addio ai Consorzi, in 60 senza lavoro nel Salernitano

Consorzio di bacino Salerno 2, dal primo novembre sono finite, a detta del commissario Corona, le attività ma i dipendenti continuano a lavorare e chiedono di essere ricollocati. Sul cantiere in via Scavate case rosse a Salerno, ieri, l’atmosfera era tesa. I rappresentanti sindacali di una sessantina di lavoratori cosidetti intercantieri (cioè che lavoravano in più comuni di quelli appartenenti al consorzio ndr ) annunciano che i dipendenti sono pronti anche ad azioni clamorose per reclamare il passaggio ad altre società che si interessano dei rifiuti e che sono subentrate o devono subentrare al consorzio. Sul posto i rappresentanti sindacali dei lavoratori Vito Carmine Coiro e Marco Carpinelli , e con loro anche i rappresentanti di Cisl Funzione pubblica, Ezio Monetta, e Gennaro Scarano della Uil Trasporti, oltre a Angelo Rispoli della Fiadel. L’intendimento è chiaro. Afferma Coiro: «Prima vanno ricollocati i lavoratori del bacino Salerno 2 e poi altri. Questo vale anche per Salerno Pulita che secondo la quota doveva prenderne 22 dell’intercantieri e ne ha preso solo 11, ma loro hanno fatto una parte importante. Leggiamo sul “la Città” che il presidente Raffaele Fiorillo non ha chiuso le porte ad ulteriori trasferimenti, una volta che gli altri comuni avranno fatto la propria parte». E Carpinelli specifica: «Con la modifica della legge regionale, che noi contestiamo, sono stati stabilizzati lavoratori che avevano molti meno diritti di noi. Ci sono delle priorità che sono state scavalcate. Non sappiamo quale sarà il nostro futuro e questo nel silenzio della Regione e dell’Ente d’ambito». «Il problema – aggiunge Coiro – sta che la legge non costringe i Comuni ad assumere la parte dei lavoratori e i sindaci vogliono assumere nuove persone e non ricollocare quelli del Consorzio per coltivare il loro orticello elettorale». Carpinelli dà poi una stoccata alla Fiadel, senza nominarla: «Il Comune di Nocera Inferiore, rispettando la legge, aveva chiesto ai consorzi otto unità da assumere, ma una sigla sindacale ha preannunciato ricorso: vorremmo capire perché certi sindacati dicono una cosa qui ed altro altrove. Come dice in una nota il sindaco Manlio Torquato la legge va rispettata e noi chiediamo che come Nocera Inferiore rispettino la legge anche altri Comuni ». Nessuno lo dice ufficialmente ma molti degli strali sono indirizzati anche alle stabilizzazioni dei 27 lavoratori delle cooperative e degli interinali a Salerno Pulita. Il rappresentante della Cisl, Monetta sottolinea: «Una situazione drammatica qui al Bacino 2. Stiamo rischiando di lasciare a piedi lavoratori che operano da decenni. Come hanno salvato i lavoratori delle cooperative così bisogna salvare anche quelli consortili che hanno maggiori requisiti ». E Scarano della Uil: «In questi anni qui si è arrivati anche a trasferire un operaio dai cantieri agli intercantieri e ora ha difficoltà ad essere ricollocato ». Non mancano le critiche alla gestione del commissario liquidatore del Consorzio di Bacino Salerno 2, Giuseppe Corona : «Avrebbe potuto fare molto di più per ricollocare i lavoratori – sottolinea Scarano – . Il giudizio sul suo operato è negativo. Basta vedere che al consorzio di bacino Salerno 1, il commissario Siani ha ricollocato tutti i dipendenti. Va detto, in onestà, che Siani ha avuto dalla sua l’aiuto del Comune di Cava de’ Tirreni che ha consentito la mobilità tra enti, possibilità che a Salerno non c’è stata». I 60 dipendenti intercantieri sono costituiti da un direttore tecnico e una ventina di amministrativi, due addetti alla manutenzione e 37 tra autisti e operatori. Nel tempo, dal Consorzio che operava su 40 comuni si sono distaccati diverse realtà che non hanno ricollocato la loro quota di dipendenti.

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