Acquista casa vacanza in Sicilia diversa da quella pubblicizzata, coppia nocerina risarcita

Coppia nocerina acquista una casa vacanze in Sicilia. In realtà la casa era totalmente diversa da quella pubblicizzata dall’Agenzia di mediazione alberghiera. La Corte di Appello di Salerno-scrive la Città – , confermando la decisione del Tribunale di Nocera Inferiore, annulla il contratto di vendita. I due cittadini “ingannati”, adesso, dovranno essere anche risarciti. Si aspettavano una casa da sogno, a poca distanza dal mare e con i servizi più variegati, tra cui un parcheggio auto ed un centro benessere, per trascorrere le proprie vacanze estive sulla costa bagherese, in provincia di Palermo. Tuttavia quella casa, per cui era già stato stipulato un preliminare di compravendita con un’ Agenzia di mediazione, non rispecchiava l’immobile che gli era stato descritto in sede di trattative e della conseguente vendita. La vicenda riguarda una coppia di coniugi di Nocera Inferiore che, nel 2009, versò la somma di 19 mila euro a titolo di acconto per rilevare una casa vacanze sita all’interno di un villaggio alberghiero a destinazione turistica. Successivamente, i due coniugi, giunti sulla località di mare, constatarono una serie di difformità dei servizi, tra quelli effettivamente esistenti e quelli pubblicizzati dall’Agenzia di mediazione alberghiera. Cosi, ne nacque un contenzioso dinanzi al Tribunale Civile di Nocera Inferiore dove i coniugi nocerini chiesero ai giudici l’annullamento del contratto preliminare e la restituzione dell’acconto versato. In primo grado di giudizio, il Tribunale accolse la domanda attorea e condannò la società di mediazione alla restituzione dell’acconto di 19 mila euro, oltre ad un risarcimento danni di 6 mila e 500 euro. In seguito, in fase di appello, la Corte Salernitana ha confermato nuovamente la decisione del tribunale nocerino, stabilendo che sul sito web dell’Agenzia di mediazione “Era stato pubblicato un annuncio di vendita non conforme alle reali condizioni e caratteristiche dell’immobile”. Pertanto, alla luce della recente decisione della Corte di Appello di Salerno, i due coniugi dovranno essere rimborsati e risarciti