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Accadde oggi: il 22 settembre 2000 la Fiat 126 esce di scena dal mercato Attualità 

Accadde oggi: il 22 settembre 2000 la Fiat 126 esce di scena dal mercato

Accadde oggi; il 22 settembre 2000, 20 anni fa, esce definitivamente di produzione la Fiat 126.

La Fiat 126 è un’automobile prodotta dalla Fiat dal 1972 al 2000. La commercializzazione in Europa Occidentale terminò nel 1991, proseguendo la vendita sul mercato polacco, paese in cui la vettura veniva prodotta dal 1973. Fu l’ultima auto con motore posteriore prodotta dalla casa torinese.

Stilisticamente derivata dalla concept car “City Taxi”, realizzata da Pio Manzù nel 1968, la Fiat 126 venne presentata al Salone dell’automobile di Torino del 1972, con il compito di sostituire la “500”, della quale riprendeva integralmente lo schema meccanico. La novità tecnica più importante si riscontrò nell’intero corpo della scocca che fu progettata, per favorire la migliore sicurezza all’utente finale, osservando dei nuovi principi sulle “resistenze differenziate”.

Tre le novità tecniche sostanziali: lo spostamento del serbatoio del carburante dal vano bagagli anteriore alla parte posteriore della vettura (precisamente sotto il sedile posteriore), il cambio (a 4 marce) sincronizzato (tranne la prima). A partire dal 1978 e solo per alcuni anni verrà anche adottato lo sterzo a cremagliera in sostituzione del classico sistema a vite e settore elicoidale presente sulla 500.

Anche il motore, il noto bicilindrico raffreddato ad aria montato posteriormente a sbalzo, era lo stesso. Come sulla contemporanea500 R la cilindrata era di 594 cm³ (16 Kw, 23 CV). Totalmente nuovi, invece, gli interni, la strumentazione ed i comandi, non privi di un misurato livello di rifinitura.

Le migliorie della 126 erano costituite, essenzialmente, dalle aumentate dimensioni della carrozzeria squadrata che, pur mantenendo invariato il passo, consentiva una maggiore abitabilità, oltre che dalle prestazioni più elevate e dalle accresciute doti di sicurezza. La 126 era disponibile sia con carrozzeria completamente chiusa (novità rispetto alla “500”) che con tetto apribile in tela (tipico della sua progenitrice).

Oltre che in Italia, (prima a Cassino e poi a Termini Imerese e Desio), la 126 venne prodotta anche negli stabilimenti FSM (Fabryka Samochodów Małolitrażowych – Fabbrica di automobili di piccola cilindrata) Polonia, in particolare dal 6 giugno 1973 dalle catene di montaggio di Bielsko-Biała e dal 18 settembre 1975 anche dal secondo stabilimento di Tychy. In Polonia la piccola utilitaria fu protagonista, negli anni settanta, della motorizzazione di massa del Paese. La 126 rappresentò per i polacchi quello che la 600 aveva rappresentato per gli Italiani negli anni cinquanta. L’8 luglio del 1979 la produzione italiana di 126 viene interrotta (dopo 1 352 912 unità prodotte) e da allora in poi le 126 saranno solo di produzione polacca, compresi quindi anche i modelli per il mercato italiano.

Derogò, da questa interruzione, lo stabilimento di Termini Imerese nel quale si continuarono a produrre, per ulteriori due anni, la Fiat 126 con la guida a destra ed il modello con tettuccio apribile: opzione molto apprezzata in Gran Bretagna. Nel maggio del 1983 viene lanciata la 126 unificata (la scritta sul cofano posteriore rimarrà semplicemente Fiat 126, poco dopo accompagnata dalla dicitura Made by FSM in ottemperanza alla legge che protegge il consumatore dall’acquisto di merci la cui origine possa essere presunta dal Marchio aziendale e invece non corrispondente alla realtà).

Questa versione dell’83 era detta unificata in quanto venduta in un unico allestimento sostanzialmente identico a quello della Personal 4 non più in listino). Nel 1985 viene presentato un restyling della 126 unificata che prende definitivamente il nome di 126 made by FSM: ha gli interni ridisegnati (con un cruscotto completamente riprogettato), inediti paraurti integrali, diversi fascioni laterali, un nuovo specchio retrovisore e l’avviamento non più a levetta sul tunnel ma a chiave come tutte le altre Fiat. La luce di retromarcia venne spostata sotto al paraurti posteriore. La meccanica era quella della Personal 4, al pari dei ridotti consumi (in media si percorrevano 17 km con un litro di carburante). Venne venduta anche in Jugoslavia come “Zastava 650” (ma la produzione era sempre in Polonia).

Nel 1997 la Bis uscì di listino anche in Polonia, rimpiazzata dalla 126 Maluch (“piccola” in polacco) e dalla 126P, equipaggiate con motore raffreddato ad aria, ma con iniezione elettronica e marmitta catalitica.

La produzione cessò definitivamente il 22 settembre 2000. Sono stati prodotti 1 352 912 esemplari di 126 negli stabilimenti italiani, 3 318 674 in quelli polacchi e 2 069 esemplari in Austria dalla Fiat-Steyr. Sono contabilizzati quelli assemblati negli stabilimenti jugoslavi dalla Zastava, che commercializzava il modello come Zastava 126.

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