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ACCADDE OGGI, IL 19 GIUGNO 1963 GIOVANNI BATTISTA MONTINI DIVENTA PAOLO VI Attualità 

ACCADDE OGGI, IL 19 GIUGNO 1963 GIOVANNI BATTISTA MONTINI DIVENTA PAOLO VI

Accadde oggi: «Habemus Papam!», aveva annunciato poco dopo il mezzogiorno del 21 giugno, anno di grazia 1963 (60 anni fa) , il cardinale protodiacono Alfredo Ottaviani, dalla loggia delle Benedizioni della basilica di San Pietro.
Il successore di Giovanni XIII alla cattedra di San Pietro è Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano, «primo porporato» di Papa Roncalli. Nell’edizione ordinaria dell’«Osservatore Romano» distribuita pochi minuti dopo la prima benedizione papale «Urbi et Orbi», il nuovo Papa viene così definito: «Il porporato che l’alta virtù religiosa, la lunga consuetudine romana, la conoscenza pastorale in una insigne archidiocesi, la conosciuta dottrina, la ispirata incisiva eloquenza, lo spirito dì carità, la stessa dignità ieratica e mite della persona, indicavano quasi predestinata dalla virtù e dagli eventi». Insomma, il «papabile numero uno» ha mantenuto il favore del pronostico e da oggi egli sale al soglio di Pietro col nome di Paolo VI.
Si dice, ma non sappiamo con quanta aderenza alla realtà, che la maggioranza del Sacro Collegio sarebbe andata al cardinale Montini già al termine del secondo scrutinio, nel tardo pomeriggio. Il suo nome, dunque, sarebbe stato ripetuto almeno 54 volte (e forse soltanto così, cioè i due terzi più uno) dopo le votazioni «assaggio» della mattinata: ma stando sempre alle indiscrezioni, l’eletto avrebbe chiesto una notte di riflessione prima di accettare l’altissimo compito: quindi, stamane sarebbe stata ripetuta la votazione per scrutinio e i risultati avrebbero nuovamente dato più che la maggioranza allo stesso arcivescovo di Milano: da quel momento, la Chiesa cattolica apostolica romana aveva il suo Capo visibile.
Il conclave ebbe inizio il 19 giugno e due giorni dopo, alla sesta votazione, gli 80 cardinali chiusi nella Cappella Sistina – assenti solo l’Arcivescovo di Quito Carlos María Javier de la Torre, per motivi di salute, e l’Arcivescovo di  Esztergom e Primate di Ungheria József Mindszenty, per motivi politici – procedevano alla fumata bianca. L’annuncio ai fedeli venne dato dal Cardinale Alfredo Ottaviani, segretario della Congregazione del Sant’Uffizio e uno dei leader della cosiddetta corrente conservatrice del Concilio Vaticano II.
 L’elezione di Paolo VI avviene dunque nel pieno del Concilio, convocato e aperto da Papa Giovanni XXIII. Il nuovo Papa ha il compito di proseguire a guidarlo e di portarlo in porta, cosa che Papa Montini farà l’8 dicembre 1965.
 Il papato montiniano è durato ben 15 anni. Nel corso di questi anni Paolo VI è stato il primo Papa a salire su un aereo per recarsi all’estero. Tra il 1964 e il 1970 si è recato in Terra Santa, India, New York, Fatima, Turchia, Colombia, Ginevra, Uganda, Iran, Pakistan, Filippine, Isole Samoa, Australia, Indonesia, Hong Kong e Sri Lanka. Nel corso del pontificato ha scritto 7 encicliche, l’ultima delle quali è l’Humanae Vitae di cui quest’anno ricorre il 50/mo anniversario della stesura.

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