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Accadde oggi: il 17 aprile del 1967 oltre 100mila persone in strada per l’ultimo saluto al principe della risata Attualità 

Accadde oggi: il 17 aprile del 1967 oltre 100mila persone in strada per l’ultimo saluto al principe della risata

Accadde oggi: il 17 aprile del 1967, 53 anni fa, erano in oltre 100mila a Napoli a tributare l’ultimo saluto ad Antonio De Curtis, in arte Totò, morto  Roma il 16 aprile a 69 anni. Quattro giorni prima all’autista, Carlo Cafiero,che lo accompagnava a casa a bordo della sua Mercedes, Totò confessò:”Cafie’, non ti nascondo che stasera mi sento una vera schifezza”.
A casa il sorriso di Franca (Faldini ndc, nella foto con il principe della risata) gli restitui’ un pò di serenità, ma dei forti dolori allo stomaco lo costrinsero a chiamare il medico, che giunto subito gli somministrò dei medicinali raccomandandogli di stare tranquillo. Trascorse l’intero pomeriggio del 14 aprile in casa a parlare con Franca del futuro, dell’estate che sopraggiungeva e del suo desiderio di godersi le vacanze a Napoli, sopra Posillipo. A sera consumò una minestina di semolino e una mela cotta, poi i primi sintomi: tremore e sudore.
“Ho un formicolio al braccio sinistro” mormorò pallidissimo. Franca capì subito:era il cuore. Fu avvertita la figlia Liliana, il medico curante, il cardiologo professor Guidotti.
Gli furono somministrati dei cardiotonici, ma le condizioni non migliorarono. Alle due di notte si svegliò e rivolgendosi al cardiologo disse “Professò,vi prego lasciatemi morire, fatelo per la stima che vi porto. Il dolore mi dilania, professò. Meglio la morte” e rivolgendosi al cugino “Eduà, Eduà mi raccomando. Quella promessa: portami a Napoli”. Le ultime parole furono per Franca “T’aggio voluto bene ,Franca. Proprio assai”. Erano le tre e trenta del 15 aprile 1967. Il 17 aprile alle 11,20 la salma viene portata nella chiesa di Sant’Eugenio in viale Belle Arti e dopo una semplice benedizione, inizia l’ultimo suo viaggio a Napoli.  Giunge nella citta natia alle 16,30 e già vicino al casello dell’autostrada del Sole c’era una marea di gente. Nella Basilica del Carmine Maggiore lo attendevano circa tremila persone, mentre altre centomila sostavano nell’immensa piazza antistante.Un lungo applauso salutò per l’ultima volta Totò, poi il suono delle campane. Si dice che alcune persone furono colte da malore, per lo spavento provato nel vedere li’ ai funerali , Totò vivo. L’uomo che tanto assomigliava al Principe era Dino Valdi, professione attore cinematografico,per molti anni controfigura di Totò . L’orazione funebre fu pronunciata da Nino Taranto,poi la salma fu portata nella Cappella di Famiglia dei De Curtis dove e’ sepolto accanto al padre Giuseppe,alla madre Anna,e a Liliana Castagnola.

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