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Accadde oggi: il 13 marzo del 1958 nasce in Italia il Ministero della Sanità Attualità 

Accadde oggi: il 13 marzo del 1958 nasce in Italia il Ministero della Sanità

Il 13 marzo 1958, 66 anni fa, nasce il Ministero della Sanità che assorbe le competenze dell’Alto Commissariato e delle altre amministrazioni centrali preposte alla sanità pubblica. È coadiuvato nelle proprie funzioni dal Consiglio superiore di sanità, organo consultivo, e dall’Istituto superiore di sanità, organo tecnico-scientifico. Ma le origini del Ministero sono da ricercare nel regio decreto del 9 ottobre 1861 che abolendo il Segretariato generale del Ministero dell’interno, istituiva quattro direzioni generali, tra cui la Direzione generale per le opere pie e carità. Tuttavia il 10 marzo 1862 si ricostituì il segretariato generale sopprimendo nuovamente le direzioni generali. Successivamente, con il regio decreto del 3 luglio 1887 nasce la Direzione Generale della Sanità pubblica, sempre inquadrata presso il Ministero dell’interno. La situazione rimane immutata fino nell’immediato secondo dopoguerra, quando con decreto legislativo luogotenenziale del 12 luglio 1945, si giunge alla soppressione della direzione generale ed alla istituzione dell’ACIS – Alto Commissariato per l’Igiene e la Sanità pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei ministri. Poi da semplice raccordo delle strutture sanitarie con la riforma di cui alla legge n. 833/1978 il Ministero divenne il capofila del Servizio sanitario nazionale. Le sue funzioni variarono molto con il progressivo aumento delle competenze delle Regioni: infatti l’art. 117 Cost. che poneva la sanità tra le materie riservate alla competenza regionale. Con la riforma Bindi e la riforma Bassanini durante gli anni novanta le competenze del dicastero a livello centrale rimasero veramente poche, anche per la ulteriore modifica dell’art. 117 Cost., che demandò completamente le competenze di organizzazione sanitaria alle Regioni (riforma del Titolo V della Costituzione, costituzionalizzando quanto già fatto anni addietro con legge ordinaria ad opera dei governi dell’Ulivo).  Per tali ragioni la riforma Bassanini sulla organizzazione di Governo lo abolì (ma solo a far data dal 2001) allorché le sue residue competenze sarebbero dovute passare all’istituendo Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. In realtà, prima della reale attuazione della riforma Bassanini, tali competenze passarono al Ministero della salute, istituito con la legge n. 317 del 3 agosto 2001, dall’allora governo Berlusconi II, scorporandole dal predetto Ministero, il cui nome venne modificato in Ministero del lavoro e delle politiche sociali.  La legge finanziaria per l’anno 2008, dispose la ricostituzione dei 12 ministeri previsti dalla riforma Bassanini con il conseguente accorpamento del Ministero della salute nel predetto Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Dopo solo circa un anno si ritenne comunque necessario lo scorporo delle competenze sanitarie dal nuovo dicastero ed il Governo presentò un disegno di legge per la reistituzione del Ministero della salute.
Con la legge 13 novembre 2009 n. 172, entrata in vigore il 13 dicembre 2009, si realizzò infine lo scorporo del Ministero della salute dal predetto Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e la contestuale reistituzione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

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