You are here
A giudizio il “protettore” sorpreso con la katana ad Angri Cronaca Primo piano 

A giudizio il “protettore” sorpreso con la katana ad Angri

Risponde di sfruttamento della prostituzione e di detenzione impropria di armi e strumenti atti ad offendere, il 30enne A.B., di nazionalità bulgara, atteso dal processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Nocera Inferiore. Il giovane, allo stato irreperibile, è accusato di favoreggiamento dell’attività di prostituzione esercitata da una sua connazionale: secondo la doppia informativa redatta dai carabinieri di Angri e dagli uomini della tenenza di Scafati, il 30enne accompagnava abitualmente sul luogo di esercizio del meretricio la ragazza che arrivava lungo la strada, restava lì in attesa dei clienti fino a notte inoltrata, e infine veniva recuperata dallo stesso imputato. L’attività investigativa coordinata dalla procura nocerina riguarda un episodio di accertamento del gennaio 2015, quando il bulgaro ora alla sbarra venne atteso dai militari impegnati in un’operazione di contrasto e identificazione delle donne presenti su strada, con attenzione ai cosiddetti “protettori”, in questo caso con l’avvio di un’inchiesta e di un successivo procedimento penale a carico. L’uomo, in particolare, compiva il tragitto Napoli-Scafati-Angri portando la donna sul posto con la sua Opel Vectra direttamente dal capoluogo, lasciandola “al lavoro” per poi recuperarla, incassando trenta euro per ogni spostamento. L’uomo aveva in auto una spada in metallo, perfetta riproduzione della katana, arma orientale dei samurai, con lama lunga settantasette centimetri, e un bastone telescopico in metallo lungo oltre un metro. Il 30enne, sottoposto a perquisizione, fu denunciato a piede libero, col sequestro delle armi individuate. Ora affronterà il giudizio con la doppia accusa di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e detenzione e porto in luogo pubblico di armi, con l’individuazione della ragazza bulgara quale parte offesa nel procedimento penale. L’attività di contrasto alla prostituzione su tutta l’arteria viaria della Statale 18, in particolare nelle aree del territorio di Angri, Pagani e Scafati, nel periodo di riferimento di questo processo si concentrò nello snodo angrese, dove i lati della carreggiata si riempivano di lucciole, in prevalenza straniere, a partire dalle primissime ore della sera fino a notte inoltrata. Fonte: La Città di Salerno

scritto da 







Related posts