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A Cava de’ Tirreni giovedì celebrazione per San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato Attualità Provincia Provincia e Regione 

A Cava de’ Tirreni giovedì celebrazione per San Michele Arcangelo, Patrono della Polizia di Stato

Il 29 settembre la Polizia di Stato celebra su tutto il territorio nazionale il suo Santo Patrono, San Michele Arcangelo. In questo ambito provinciale la festa sarà officiata presso la Chiesa di San Michele Arcangelo di Cava deTirreni (SA), Via Generale Luigi Parisi 151, alle ore 10.30, con una Messa solenne. Il rito religioso sarà celebrato da Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi – Cava deTirreni, coadiuvato dal Cappellano Provinciale della Polizia di Stato don Giuseppe Greco. Per loccasione è prevista la partecipazione di rappresentanze del personale della Questura di Salerno, degli Uffici delle Specialità, dellAssociazione Nazionale della Polizia di Stato, dei familiari delle Vittime del Dovere e dei Caduti in Servizio, nonché di autorità civili, militari, religiose e di cittadini e associazioni. Per dare risalto alla ricorrenza, nella piazzetta davanti alla chiesa sarà allestito uno spazio illustrativo curato dagli operatori della Polizia Scientifica, della Polizia Postale e della Polizia Stradale che interagiranno con una delegazione di alunni della scuola primaria (circa 160 ragazzi). Verranno schierate, inoltre, le auto e le moto storiche della Polizia di Stato, con la presenza dellunità cinofila e della pattuglia a cavallo della Polizia di Stato. Al termine della cerimonia religiosa ci sarà lesibizione degli Archibugieri e sbandieratori dellAssociazione Culturale dei Cavalieri della Bolla Pontificia A.D. 1394 di Cava deTirreni.

 

 

 

San Michele (il nome in ebraico suona come Mi-ka-El e significa Chi forte come Dio”) è un Santo molto venerato e non solo in Italia. Gli è attribuito il titolo di arcangelo, lo stesso con cui sono designati Gabriele (forza di Dio) e Raffaele (Dio è il guaritore). San Michele era considerato dagli Ebrei come il Principe degli Angeli, protettore del popolo eletto, simbolo della potente assistenza divina nei confronti di Israele. Nel Nuovo Testamento è presentato come avversario del Demonio, vincitore dell’ultima battaglia, come narrato nel Capitolo XII del Libro dellApocalisse. Il culto è di origine orientale. L’Imperatore Costantino I, a partire dal 313 d.C., gli tributò una particolare devozione che, alla fine del V secolo, si diffuse rapidamente anche in tutta Europa in seguito allapparizione dellArcangelo sul Gargano in Puglia di cui testimonia la tradizione popolare. La storia è ricca di episodi relativi alle apparizioni dellArcangelo Michele. Innumerevoli sono i Santuari, le Chiese, gli Altari a lui dedicati nel Mondo. In Italia viene celebrato in oltre sessanta comuni. Limmagine dellArcangelo Michele, sia per il culto che per l’iconografia, si ispira ai passi dell’Apocalisse. E’ comunemente rappresentato alato, in armatura con spada o lancia con cui sconfigge il demonio (che può avere sembianze di drago o di serpente). È Principe e Comandante della Milizia Angelica a cui è stato dato il compito da Dio, nel combattimento tra il bene e il male, di ingaggiare la battaglia finale contro il Principe delle tenebre, fino ad espellerlo dal Paradiso celeste e sprofondarlo nellInferno insieme agli altri Angeli ribelli. A volte viene raffigurato con in mano una bilancia con la quale pesa le anime prima del Giudizio. Per i Cristiani lArcangelo Michele è il più potente difensore del popolo di Dio. Per queste sue virtù eroiche è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949 in omaggio alla lotta che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini e per tutelare e proteggere lordine pubblico e lincolumità delle persone.
«Non sorprende pertanto che i preposti al Corpo di Polizia di Stato, in considerazione del grave ed impegnativo compito affidato ai vari reparti di agenti di polizia a pro del bene comune e nell’interesse dei cittadini preoccupati nel contempo della loro integrità sia fisica che morale, abbiano avuto caro di poter invocare come Patrono presso Dio dello stesso Corpo lArcangelo Michele». (Passo tratto dalla Bolla Providentissimi Dei est di Papa Pio XII, del 1949).

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