You are here
A Baronissi la gestione degli asili nido ora la decide il Tribunale Provincia e Regione 

A Baronissi la gestione degli asili nido ora la decide il Tribunale

Scontro in Tribunale tra associazioni per la gestione dei servizi dell’infanzia. Spetterà ai giudici del Tar il compito di pronunciarsi sul ricorso presentato da una cooperativa contro il Consorzio Sociale Valle dell’Irno S6 (che gestisce le politiche sociali per il Piano di Zona, ndr) e il Comune di Baronissi – non costituitosi in giudizio – in merito alla procedura di affidamento dei servizi educativi per quanto concerne nidi e micronidi nello stesso ambito territoriale, relativamente all’anno scolastico 2019-2020. È stata impugnata dalla Onlus “Raggio di Sole” l’aggiudicazione, formalizzata nell’agosto 2019, a favore di un raggruppamento di tre associazioni temporanea d’imprese. È stata contestata, in particolare, la legittimità dei provvedimenti impugnati per presunta violazione delle regole di gara e delle norme del codice sugli appalti. Secondo i ricorrenti, per una delle cooperative contro-interessate del procedimento, sarebbe dovuta scattare l’esclusione dalla gara in quanto la società non sarebbe in possesso né avrebbe dichiarato di avere i requisiti esperienziali minimi richiesti. «Il capitolato speciale d’appalto, infatti, prevedeva che i requisiti di capacità tecnico professionale dovessero essere posseduti da ciascuna delle imprese facenti parte del raggruppamento », si legge nelle motivazioni del ricorso. Tra le caratteristiche necessarie per partecipare alla gara, esperienza nel triennio 2016-2018 nella gestione di servizi di nido e micro-nidi d’infanzia e l’indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, con enti pubblici e privati. Mancherebbero, inoltre, ulteriori requisiti di idoneità professionale minimi per poter partecipare alla gara e gestire un asilo nido. Dubbi, infine, sul fatto che le cooperative si siano dichiarate in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili «in quanto con organico oltre i 35 dipendenti o con organico da 15 a 35 addetti avendo effettuato nuove assunzioni dopo il 18 gennaio del 2000. Dalle visure camerali, scrive la Città-, risulterebbe che nessuna delle tre imprese avrebbe alle sue dipendenze lavoratori appartenenti alla indicata categoria. Elementi che hanno spinto i giudici del Tar a chiedere l’acquisizione di ulteriori documenti sui fatti di causa, per far luce in particolare sulla presunta «incongruità delle dichiarazioni rese dalla imprese del raggruppamento risultato aggiudicatario in ordine alle risultanze documentali relative all’impiego di lavoratori disabili ed alla coerenza dell’oggetto sociale con l’oggetto dell’appalto». Il termine per la presentazione dei documenti è di venti giorni entro il pronunciamento del Tar, che nel frattempo ha anche fissato per il prossimo 13 maggio il prosieguo dell’esame del ricorso.

scritto da 







Related posts