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CORONAVIRUS. ALLARME OMS “MOLTI STATI VANNO NELLA DIREZIONE SBAGLIATA” Attualità Italia e Mondo Primo piano 

CORONAVIRUS. ALLARME OMS “MOLTI STATI VANNO NELLA DIREZIONE SBAGLIATA”

Allarme dell’OMS sull’aumento dei casi nel mondo: preoccupano 10 Paesi, in cui sono concentrati l’80% dei nuovi casi, e il 50% si concentra negli stati Uniti e in Brasile. Intanto sono stati superati i 13 milioni di casi a livello globale. Secondo i dati della Johns Hopkins University, in tutto il mondo sono 13.113.181 le persone che sono state infettate dal Covid 19, mentre i morti sono 573.288; il triste primato spetta agli Stati Uniti, dove si contano 3.364.547 contagi e 135.615 vittime. Appena dietro c’è il Brasile; il gigante sudamericano ha registrato nelle ultime 24 ore 20.286 nuovi contagi e 733 decessi, come comunicato dal Ministero della Salute. Con questi dati il totale di casi confermati nel Paese ha raggiunto quota 1.884.967, con 72.833 morti dall’inizio della pandemia; il Brasile si conferma così il primo Paese dell’America Latina, dove la pandemia non accenna ad arrestarsi. Secondo Paese dell’area con il più alto numero di casi dopo il Brasile, e quinto a livello mondiale, è il Perù, dove il bilancio ha superato quota 330 mila contagi e quello dei morti è oltre la soglia dei 12 mila: lo ha reso noto il Ministero della Sanità del Paese, che parla di 3.797 nuovi casi nelle ultime 24 ore, che hanno portato il totale a quota 330.123; sono stati registrati, inoltre, 184 decessi, per un totale di 12.054 dall’inizio della pandemia. Terzo Paese al mondo per numero di contagi è l’India: il Ministero della Sanità ha reso noto che nelle ultime 24 ore nel Paese ci sono stati 28.498 nuovi contagi e 553 decessi, dati, questi, che portano i rispettivi bilanci a quota 906.752 e 23.727. In Europa preoccupa la situazione dei Balcani, dove sembra che il virus abbia riacquistato vigore: in Serbia nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 279, con il totale salito a 18.639, e altri 12 decessi che hanno portato il totale a 405 dall’inizio dell’epidemia; il presidente Vucic e la premier Brnabic hanno moltiplicato gli appelli al rispetto delle norme di prevenzione, condannando le manifestazioni di protesta degli ultimi giorni, che hanno portato nelle strade migliaia di persone. Prosegue la ripresa dei contagi anche in Bulgaria, dove nelle ultime 24 ore i nuovi casi sono stati 159, per un totale di 7.411, mentre i decessi sono stati 276 dall’inizio dell’epidemia; stesso discorso per la Croazia: a maggio sembrava che l’epidemia fosse un ricordo del passato, ma il ritorno dei contagi di questi ultimi giorni, hanno fatto salire il totale a 3.722 e anche l’allerta delle autorità.

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