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CORONAVIRUS. LA SITUAZIONE NEL MONDO Attualità Italia e Mondo 

CORONAVIRUS. LA SITUAZIONE NEL MONDO

9.266.021: questo è il numero delle persone che nel mondo hanno contratto il virus, secondo gli ultimi dati aggiornati dalla Johns Hopkins University. La pandemia non si ferma e continua a preoccupare in diversi parti del mondo, in particolare negli USA e in America Latina; in quest’ultima area sono state superate le 100 mila vittime, con il Brasile che resta il caso più drammatico. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito al mondo, sia per numero di contagi, il cui totale ha raggiunto i 2.347.102, sia per numero di morti: nelle ultime 24 ore sono stati registrati 800 nuovi decessi, e nel periodo sono state registrate in totale 121.225 vittime; in alcuni Stati, focolai dell’epidemia nella prima fase, come New York, la situazione è migliorata, ma nel sud e nell’ovest del Paese si sta registrando un aumento del numero di casi positivi. E’ allarmante, ad esempio la situazione del Texas, dove nelle ultime 24 ore si è registrato un record di oltre 5.000 nuovi casi: lo Stato è ora uno degli epicentri dell’emergenza, insieme alla Florida e alla California; il Governatore Abott, che prima era restio al lockdown, ha ora invitato tutti i residenti a stare a casa. In America Latina c’è stata una forte impennata nel numero dei morti, che nelle ultime 24 ore sono arrivati a quota 100.176, la metà e oltre dei quali sono stati registrati in Brasile (52.645); crescono anche i contagi, arrivati a 2.153.562, dopo i 62.811 casi registrati ieri. Il Brasile, secondo Paese al mondo per numero di contagi e per vittime, continua ad essere il principale focolaio dell’area, con 1.145.906 contagiati; secondo uno studio pubblicato dal Coiab (Coordinamento delle Organizzazioni Indigene dell’Amazzonia Brasiliana), il virus è particolarmente letale per le popolazioni dell’Amazzonia: il tasso di mortalità del coronavirus tra gli indigeni è 150% superiore alla media brasiliana. In Europa, la Russia, terzo Paese al mondo per numero di contagi, ha confermato 7.176 nuove infezioni, portando il numero ufficiale dei casi a 606.881; l’aumento giornaliero di nuovi casi è sceso ai livelli più bassi da aprile, confermando la fase discendente dell’epidemia. La Germania ha decretato il ripristino del lockdown nell’ovest del Paese, in un distretto dove risiedono 200.000 abitanti, dopo il parziale confinamento del di distretto di Gutersloh, per evitare una seconda ondata, dopo la scoperta del focolaio del mattatoio di Toennies.

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