Coronavirus, “a 37 gradi resiste un giorno”
Il rapporto tecnico “indicazioni ad interim sull’igiene degli alimenti durante l’epidemia da Virus Sars-Cov-2” realizzato dal Gruppo Sanità pubblica veterinaria e Sicurezza alimentare dell’Istituto superiore di sanità è da poco stato messo in rete.
A temperatura ambiente il virus può essere rilevato fino a 7 giorni a 22 gradi, o fino a 1 giorno a 37 gradi. Inoltre il Sars-Cov-2 ad alte temperature per i processi di preparazione dei cibi (cottura e mantenimento della temperatura nelle attività di ristorazione) mostra un comportamento simile a quello di altri coronavirus come Sars e Mers: non è possibile rilevare virus infettante dopo 30 minuti a 56 gradi o dopo 5 minuti a 70 gradi.
Il virus ha una diversa sopravvivenza in base alle superfici, ad esempio il virus vive per meno di 3 ore su carta (da stampa o fazzoletti), fino ad un giorno su legno e tessuti, 2 giorni su vetro, e arriva anche a 4 giorni su superfici lisce come acciaio e plastico, può persistere fino a 7 giorni sul tessuto esterno delle mascherine chirurgiche.
Risultati analoghi sono stati messi in evidenza da un altro studio che, sempre in condizioni di laboratorio, ha evidenziato come il virus infettante fosse rilevabile “fino a 4 ore su rame, 24 ore su cartone e 2-3 giorni su plastica e acciaio”.
La cosa più interessante è notare come il Sars-Cov-2 non risulta più dopo 5 minuti di esposizione a comuni disinfettanti a base di cloro allo a,1%, etanolo al 70% e ad altri disinfettanti quali clorexidina 0,05% oe benzalconio cloruro 0,1%.
Tornando alle condizioni esterne di temperatura, questo virus “risulta stabile alle temperature di refrigerazione (+4°C), con una riduzione totale del virus infettante; in condizioni ottimali per la sua sopravvivenza come quelle sperimentali di laboratorio – pari a circa 0,7 log in 14 giorni”.
Fonte: Agenzia DIRE – www.dire.it