Fiume Sarno, stretta delle Procure: nuovo impulso alle indagini sull’inquinamento
Dare un’accelerata alle indagini sul grave inquinamento del fiume Sarno. È l’obiettivo della riunione interdistrettuale che si è svolta ieri presso la Procura generale di Napoli, convocata dai procuratori generali Aldo Policastro (Napoli) e Rosa Volpe (Salerno). Sul tavolo, la definizione di un programma operativo di monitoraggio e verifica lungo tutto il corso del Sarno e dei suoi affluenti, con l’intento di predisporre una strategia coordinata per l’individuazione e la repressione delle violazioni ambientali. All’incontro hanno preso parte i procuratori di Avellino, Nocera Inferiore e Torre Annunziata – territori direttamente interessati – oltre ai rappresentanti delle principali forze di polizia impegnate nelle indagini: Carabinieri del Noe e Forestali, Reparto Operativo del Comando provinciale di Napoli e Polizia della Città Metropolitana. Presente anche l’Arpac, che sta fornendo un supporto tecnico-scientifico ritenuto “fondamentale”.
L’obiettivo è chiaro: rafforzare il coordinamento tra uffici giudiziari e polizie per mappare le fonti di inquinamento, individuare i responsabili e garantire una tutela effettiva dell’ambiente e della salute pubblica.
Al termine dell’incontro è stata espressa la volontà di estendere la partecipazione ad altri organi, come Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, e di definire un cronoprogramma stringente di attività investigative.
“Lavoriamo per dare un forte impulso alle indagini sul Sarno – hanno sottolineato i magistrati – in un’ottica di collaborazione che tenga conto anche della Rete delle Procure generali in materia ambientale, istituita presso la Cassazione”.
