Sette Comuni, una sola devozione: nasce la rete delle 7 Madonne
Con delibera n.256 del 26/08/2025 la Giunta comunale ha approvato il protocollo d’intesa per la costituzione della “Rete delle Sette Madonne” finalizzato alla valorizzazione delle tradizioni popolari legate al culto mariano al fine di accrescere le identità locali legate al patrimonio di fede, arte e cultura.
Una comunione di intenti e visioni tra sette Comuni campani uniti dal desiderio di custodire la memoria profonda della spiritualità popolare. I Comuni aderenti sono: Scafati, Mercogliano, Nocera Superiore, Pagani, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana e Villa di Briano.
Il protocollo prende forma con l’istituzione del Premio “Sette Madonne”, un riconoscimento che onora chi ha saputo far emergere la spiritualità popolare come linguaggio dell’umano: artisti, studiosi, comunità, voci marginali, visionari.
7 tappe (in ordine di appuntamenti):
Comune di Mercogliano – Mamma Schiavona;Comune di Nocera Superiore – Maria SS. MaterdominiComune di Pagani – Madonna delle GallineComune di Sant’Anastasia – Madonna dell’arcoComune di Scafati – Maria SS. Incoronata di BagniComune di Somma Vesuviana – Madonna di CastelloComune di Villa di Briano – Maria SS.di Briano.Il primo appuntamento sarà dedicato alla memoria del Maestro Roberto De Simone, che con la sua opera ha saputo ascoltare il silenzio della tradizione e restituirgli parola, suono, dignità.
Il Premio sarà conferito il 6 e 7 settembre a Mercogliano, nell’ambito della Festa di Montevergine, festa della Madre di tutti: Mamma Schiavona.
“La Rete delle Sette Madonne è, in fondo, un gesto politico e poetico insieme: un’alleanza tra territori che scelgono di fare della Madonna un simbolo di giustizia, accoglienza, resistenza e fiducia, e delle proprie radici popolari una leva per generare futuro. In questo senso, la Madonna di Bagni, rappresenta perfettamente quelli che sono gli obiettivi del progetto con una festa religiosa che è storia, fede, tradizione e folklore del nostro territorio”, dice il sindaco di Scafati Pasquale Aliberti.
